Teramo. “Che per il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, la Città di Teramo e l’intera Provincia rappresentassero l’ultima periferia dell’impero, ce ne eravamo già accorti in precedenza, sia per l’evidente disinteresse, sia per le infelici battute perfino sulla Teramo calcio.
Ora, con la chiusura della Prefettura, attraverso le abili forbici dei Ministri Alfano e Madia, non residua più alcun dubbio. Stesso destino amaro per la Prefettura di Chieti, accorpata a quella di Pescara”. Lo affermano il Vice Presidente del Consiglio regionale, Paolo Gatti, il Presidente Emerito della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e il Capogruppo di “Abruzzo Futuro”, Mauro Di Dalmazio, sulla scelta del Governo di accorpare la Prefettura di Teramo a quella dell’Aquila.
“L’Abruzzo – continuano i tre esponenti di centrodestra – sta diventando il luogo geografico di tagli e di maldestri tentativi di risparmio che concretizzano un vero e proprio abbandono del territorio da parte del governo di centrosinistra.
Di fronte ad una riduzione del 50% dei presidi di legalità e sicurezza nella nostra Regione e del reiterato maltrattamento della Provincia di Teramo in particolare, ma anche, questa volta, di quella di Chieti, non ci limiteremo a chiedere ai parlamentari abruzzesi che sostengono il Governo di fare una scelta tra la loro appartenenza partitica e i loro doveri verso l’Abruzzo, ma proporremo in Consiglio un atto formale che impegni il Presidente D’Alfonso e il Governo regionale ad assumere tutte le iniziative utili per evitare la ulteriore desertificazione della nostra Regione nei servizi fondamentali”.