Pineto. “Qualche retroscenista creativo mi attribuisce la volontà di entrare nel Gruppo Consiliare di Abruzzo Civico. Pur con tutto l’affetto per Andrea e Mario, con cui abbiamo condiviso una battaglia di metodo sulla gestione dell’Amministrazione Regionale, mi tocca affermare molto chiaramente che si tratta di una prospettiva oltre la più ardita fantascienza”.
“Il mio posto – continua Monticeli – è nel Partito Democratico. Lì mi hanno destinato i voti presi dai cittadini abruzzesi che hanno voluto esprimere la mia preferenza, e quello è l’unico posto dal quale posso combattere le battaglie per gli obiettivi che mi stanno a cuore, di respiro non solo locale o regionale ma generale: il lavoro, la pace, l’ambiente, la giustizia sociale. Semmai, vorrei che il mio Partito fosse un po’ più Democratico, non un po’ di meno. Ad esempio, all’imposizione di provvedimenti ad hoc su un Consiglio balcanizzato preferisco il metodo della condivisione costante delle scelte strategiche. Su questo e su altri argomenti, come la politica sanitaria, la collaborazione con Abruzzo Civico e con tutte le altre forze di centrosinistra è sempre possibile, ma l’obiettivo più importante deve restare quello di raggiungere un’evoluzione positiva all’interno del Partito Democratico stesso. Recentemente ho avuto un colloquio proficuo con il Segretario Regionale Marco Rapino, che fra le altre cose ha affermato di condividere molte delle mie posizioni”.
Monticelli poi scherza sul gruppo formato con i due consiglieri di Abruzzo Civico: “ci chiamano ‘rivoltosi’, ma la verità è che dovrebbero chiamarci ‘volenterosi’: ciò che ci distingue da altri Consiglieri di maggioranza non è il ribellismo, ma la volontà di lottare per le nostre idee a viso aperto, e senza fare sconti a nessuno, a prescindere dal colore delle bandiere”.
La crisi di maggioranza sembra comunque essere rientrata dopo due incontro tra i “volonterosi” e D’Alfonso e la nomina di Gerolosimo come assessore regionale.