Non ci sta il sindaco di Teramo a caricarsi di tutte le responsabilità relative alla cattiva gestione della questione delle multe ai varchi della ztl teramana e respinge, colpo su colpo, tutte le accuse che opposizione e associazioni varie gli hanno rivolto. E le definisce strumentali, volte solo “a gettare discredito sull’amministrazione comunale” e buone per generare maggiore confusione tra i cittadini.
Carte alla mano, quindi, Maurizio Brucchi declina ogni responsabilità dall’amministrazione comunale sulla spinosa vicenda dei varchi con la scritta “attivo” e “non attivo”, defininendo al contrario l’ente come parte lesa vistoche quanto accaduto ha danneggiato l’operatività e l’immagine dell’ente, avanzando già richieste di risarcimento alla ditta incaricata del servizio.
“Come risulta dagli atti”, si legge nella nota dell’amministrazione, “gli uffici competenti sollecitati dall’Assessore Giorgio Di Giovangiacomo, avevano chiesto chiarimenti alla società Project Automation, che gestisce gli impianti di accesso in ZTL, circa le numerose lamentele da parte di cittadini che si erano visti arrivare multe riferite a orari in cui i varchi erano in modalità ‘NON ATTIVO’”.
Nonostante le rassicurazione ricevute dalla società, sia verbali che scritte, il sindaco aveva chiesto un ulteriore approfondimento e controllo con la conseguente comunicazione che attestasse o meno il corretto funzionamento dei varchi. E, vista l’incongruenza, Brucchi ha preteso che la società rimborsasse i cittadini che avevano già pagato la multa e rimborsasse lo stesso Comune delle spese di notifica.
Il Comando dei Vigili è ora al lavoro per le verifiche dei 1231 verbali, destinati a diminuire perché in essi sono compresi anche quelli degli invalidi e degli aventi diritto già risolti in precedenza.
Per questo motivo Brucchi ribadisce la non responsabilità dell’ente e sottolinea che i controlli proseguiranno per tutelare i cittadini. E, rivolgendosi alle opposizioni, ha ribadito che“hanno ancora una volta dimostrato di essere sempre pronte a critiche facili e strumentali ma mai disposte a lavorare per il bene della città. Lo evidenzia il silenzio assordante circa le problematiche della cancellazione della Prefettura e della Camera di Commercio che il Governo Renzi vuole perpetrare a danno della nostra comunità”.