Nereto, riclassificazione del distaccamento dei vigili del fuoco: la soddisfazione del Conapo

Nereto. “Il dipartimento dei vigili del fuoco ha mantenuto le promesse e con decreto n. 2394 del 31 luglio scorso ha riclassificato il distaccamento di Nereto che, finalmente, dopo anni di battaglie e’ passato da misto a permanente”.

 

A renderlo noto sono Carmine Di Filippo e Marco Di Girolamo, quest’ultimo in servizio proprio a Nereto, rispettivamente segretario e vice segretario provinciale del Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco. ”

 

 

 

Siamo soddisfatti”, continuano i rappresentanti sindacali che aggiungono: “Un percorso lungo e tortuoso quello della riclassificazione e ristrutturazione della sede neretese, nell’ambito del quale il Conapo di Teramo, unitamente ad altri soggetti, ha svolto un ruolo fondamentale. Ricordiamo, infatti, la risposta del dipartimento a uno dei tanti solleciti da noi prodotti, che nel 2011 ci aveva risposto che la riclassificazione di Nereto poteva trovare accoglimento nell’ambito della rivisitazione delle piante organiche di successiva attuazione.

 

 

 

 

In questa occasione non possiamo omettere di menzionare il senatore Paolo Tancredi cui va riconosciuto il fattivo impegno profuso al fine di mettere in campo ogni utile iniziativa e impegnatosi direttamente anche presso il dipartimento; l’ex vice presidente della Provincia Renato Rasicci che, raccogliendo le istanze del Conapo, nel 2011 convoco’ tutte le parti interessate dalla vertenza; l’ex vice sindaco di Nereto Daniele Laurenzi che ha reperito i fondi per la ristrutturazione della sede nonche’ il consigliere Luca Corona che ha fatto da raccordo politico tra tutti i soggetti impegnati.

 

 

 

 

Rivolgiamo, inoltre, al ministro Alfano, al sottosegretario Bocci, al capo dipartimento Musolino e al capo dei vigili del fuoco Giomi un doveroso ringraziamento per aver mantenuto la promessa. Ora – terminano Di Filippo e Di Girolamo – attendiamo l’effettivo incremento dell’organico che portera’ la sede di Nereto al pari di tutti gli altri distaccamenti permanenti del Paese di stessa categoria e consentendo, tra l’altro, il rientro di molti colleghi teramani ancora in servizio fuori sede”.

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