Giulianova. Secondo la Relazione sulla finanza locale della Corte dei Conti, i Comuni italiani hanno subito tagli per 8 miliardi e le tasse locali sono aumentate del 22% in tre anni, facendo perciò giungere l’imposizione fiscale ai limiti di guardia.
“Secondo i giudici contabili – dichiara il sindaco Francesco Mastromauro – nell’ultimo triennio si è verificato un incremento progressivo della pressione fiscale comunale, passata dai 505,5 euro 2011 ai 618,4 euro pro capite 2014. E ciò a fronte di tagli subiti dagli Enti locali per complessivi 8 miliardi. E’ un realtà che tante volte abbiamo ricordato ed altrettante volte l’opposizione consiliare ha voluto sminuire, accusando la maggioranza di voler dipingere un quadro a tinte fosche da usare come scusa. Come si vede, il nostro non era né allarmismo né un’esagerazione. E tuttavia in un tale scenario, reso ancora più drammatico da quella che la Corte dei Conti indica come una rincorsa da parte dei Comuni all’esercizio del massimo sforzo fiscale per garantire i servizi essenziali”.
Per il sindaco “Giulianova si connota come una delle non numerose realtà in cui la TARI va giù del 10% senza però toccare i servizi pubblici. Meno pressione fiscale, quindi, e livelli dei servizi inalterati nonostante i tagli che abbiamo dovuto subire, compreso l’ultimo, risalente al gennaio di quest’anno, di 2 milioni e 600mila euro, che, in aggiunta ai 4,8 mln in meno dal 2010 al 2014, ha portato il totale dei tagli a 7 milioni e 400 euro. Sembra poco? Io dico invece che, anche a fronte delle notizie che ci giungono da realtà vicine”, conclude il sindaco, “quest’anno siamo riusciti, non senza fatica, a realizzare una sorta di piccolo miracolo”.