Parentopoli al Comune di Civitella? L’amministrazione replica a Bracco: solo falsità

Civitella del Tronto. La “sparata” di Leandro Bracco, consigliere regionale del gruppo misto, che ha ipotizzato una presunta Parentopoli al Comune di Civitella del Tronto (questioni legate ai lavori pubblici e nel caso di specie sull’asilo nido di Villa Lempa), produce reazioni molto ferme.

 

Sono quelle dell’amministrazione civica della cittadina “Borbonica” affidate al capogruppo di “Cittadini in Comune”, Gennarino Di Lorenzo. Il consigliere comunale smonta le congetture di Bracco (che sull’argomento è in procinto di presentare un esposto in Procura) e lascia trapelare la volontà, da parte dell’Ente, di rivolgersi a sua volta alle autorità per tutelare l’immagine di Civitella del Tronto e dei suoi amministratori.

 

La nota di Gennarino Di Lorenzo

 

E’ a tutti noto, tranne evidentemente al consigliere regionale Leandro Bracco, che dall’approvazione della Legge Bassanini e del T.U. Enti locali 267/2000 sia stata creata una netta separazione tra atti di gestione e di indirizzo politico; pertanto, tutti gli incarichi di qualsivoglia natura (progettazione, legali, ecc.) non passano più attraverso deliberazioni e, quindi decisioni, di Giunta Comunale, ma sono di esclusiva competenza dei Responsabili di settore.

Fatta tale necessaria premessa, nel merito va comunque sottolineato che i fatti rappresentati dal consigliere Bracco non corrispondono a verità.

Nel 2008 infatti l’allora amministrazione comunale non aveva assolutamente indetto bandi per la costruzione e progettazione di una scuola materna, quindi non vi era alcun incarico in tal senso all’arch. Ernesto Verdoni.

Solo nell’anno 2011 la Regione Abruzzo stanzia dei fondi specifici per la realizzazione di asili nido sui territori comunali ed il Comune di Civitella del Tronto partecipa al bando, ed, ottenuto il finanziamento, avvia le procedure di affidamento dell’incarico di progettazione.

In ossequio alla succitata normativa il responsabile dell’Ufficio tecnico procede all’ individuazione del professionista, mediante procedura negoziata, alla quale partecipano ben 16 tecnici del settore.

Non corrisponde a verità quanto dichiarato dal consigliere Bracco, ovvero che l’arch. Verdoni si aggiudicò la gara, in quanto lo stesso fu escluso per gravi e documentate irregolarità. La progettazione fu affidata dal Responsabile dell’ufficio tecnico al raggruppamento temporaneo di professionisti che aveva presentato oggettivamente la migliore offerta.

Medesime considerazioni valgono per l’incarico relativo alla progettazione di un polo scolastico in Civitella capoluogo, conferito dal Responsabile dell’ufficio tecnico, mediante regolare procedura e nel rispetto della normativa di settore; il richiamo ad una delibera di giunta, di approvazione dell’elaborato progettuale, è palesemente strumentale e capzioso.

Alla luce dell’assoluta trasparenza delle procedure alle quali in consigliere Bracco ha fatto riferimento, risulta oltremodo offensivo il riferimento a scandali politici nazionali (parentopoli) che nulla hanno a che vedere con la realtà politica civitellese, tutt’altro che nebulosa.

E’ del tutto evidente quindi che il Sindaco e l’intera Amministrazione comunale si accingono ad agire nelle più opportune sedi per l’accertamento della piena realtà dei fatti, ivi comprese le reali motivazioni sottostanti la divulgazione del comunicato stampa da parte del consigliere Bracco e per la tutela dei soggetti interessati e del buon nome del Comune di Civitella del Tronto.

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