Tortoreto. Terminata la ristrutturazione dell’immobile oramai prossimo ad ospitare l’ecomuseo del mare e della pesca di Tortoreto. Struttura che nasce l’intento di raccontare un pezzo importante della storia di Tortoreto ed il suo rapporto col mare e la cultura marinara.
Nell’ecomuseo si racconteranno storie delle famiglie dei pescatori, le trasformazioni del territorio, ma anche la vita e il lavoro di tante persone, testimonianze di una memoria che è ancora viva.
Le due piccole case (appartenenti al patrimonio comunale), collocate di fronte all’edificio che ospita la capitaneria di porto, in largo del Marinaio, sono state ristrutturate grazie al cofinanziamento ottenuto lo scorso ottobre attraverso il fondo europeo della pesca.
Si tratta di edilizia povera, e racconta le architetture sorte secondo le regole della funzione e le esigenze del tempo, con i materiali locali, indifferenti agli stilemi che cambiano ciclicamente nel tempo, e per questo dal carattere eterno.
” La progettualità” sottolinea l’assessore alla pesca e al patrimonio, Rosita Di Mizio, “è stata presentata in Regione Abruzzo nello scorso ottobre, grazie alla collaborazione ed al lavoro puntuale dell’Assessorato al bilancio di Rosella Di Pancrazio. Successivamente, con l’ottenimento del finanziamento, il lavoro è continuato grazie al sostegno dell’Assessorato ai lavori pubblici di Renato Chicchirichì.
Il passo successivo sarà quello di rendere fruibile l’intero spazio esterno dell’ecomuseo del mare e della pesca, per poi iniziare a valorizzare e tutelare il patrimonio della marina locale, sia materiale che immateriale, al fine di rafforzare l’identità e le peculiarità del Lido di Tortoreto”.