Notaresco, Alberto Di Croce (IdV) fa i conti in tasca a Catarra

notarescoNotaresco. Alberto Di Croce, esponente IdV di Teramo, contesta alcune determine del Comune di Notaresco che ricadrebbero nelle tasche dei cittadini del paese teramano.

La prima riguarda una spesa di 5mila euro che il Comune avrebbe sostenuto come contributo al Bim Tordino a fronte del gemellaggio con la città di Plonsk in Polonia.

“È una notizia di scarso rilievo, solo una settimana di trasferta in terra di Polonia, per 50 cittadini che ricambiano una visita ricevuta” spiega meglio Di Croce. “Senonché  il B.I.M. – sta per “Bacino Imbrifero Montano” – dovrebbe, in base allo statuto, provvedere al buon regime delle acque, alla cura dei terreni franosi, a migliorare i fondi rurali dei comuni aderenti. Caro Catarra, che c’azzecca tutto ciò con le gite, meglio denominate come rapporti di amicizia?”.

La seconda determina riguarderebbe, invece, le spese telefoniche affrontate per i cellulari. L’esponente IdV fa, infatti, sapere che nel 2009 l’amministrazione notareschina avrebbe peso 15.735 euro. “Il contratto era stato stipulato nel gennaio 2009” commenta Di Croce in merito,” ma dopo un po’ ci si è accorti che la spesa diveniva enorme, tanto da richiedere una modifica contrattuale. E presumo siano numeri di cellulare assegnati agli amministratori. Vi sono contratti che offrono la possibilità di parlare tre ore a settimana, con meno di 40 euro”.

Stando ai calcoli del politico, con circa 280 euro al mese (dunque,poco più di 3.000 euro all’anno) si potrebbe amministrare anche se si utilizzasse moltissimo il telefono, ma risparmiando il carico di 12.000 euro sulle tasche dei notareschini. “Ma poi, perché parlare così tanto ai cellulari” ironizza Di Croce, “se in cassa non c’è un euro e non ci sarebbe nulla da fare?”.


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