Giulianova. Marcano in maniera netta le differenze rispetto al circolo di Giovane Italia e parlano senza mezze misure di “strumentalizzazione politica”. Il circolo Giovani Democratici di Giulianova non ha digerito le esternazioni dei ragazzi del centrodestra sulla questione relativa alla risoluzione di alcune problematiche delle scuole cittadine.
Sulla vicenda, infatti, i Giovani Democratici avevano chiesto un impegno comune ai colleghi di estrazione Pdl per chiedere un impegno serio da parte delle istituzioni, senza steccati politici, per le scuole superiori di Giulianova. “ E’ necessario precisare un aspetto” si legge in una nota, “ nel nostro incontro con la stampa, come riferito dalla sezione giovanile del Pdl, non è stato criticato l’operato della precedente giunta provinciale, ma piuttosto è stato più volte ripetuto che l’amministrazione sia la Provincia che il Comune hanno adempiuto ai loro doveri e le mancanze da noi lamentate, sono da addebitare al mancato finanziamento da parte del Governo (prima Governo Berlusconi, poi Prodi, ndc) di una specifica legge in materia. Invitiamo la Giovane Italia a informarsi correttamente sulle nostre dichiarazioni e a non farne un uso politico, basato da cose da noi mai dette”. Al di là delle precisazioni, doverose, di natura politica, nella presa di posizione dei Giovani Democratici traspare anche il rammarico per non essere riusciti ad intavolare con i colleghi del centrodestra un dialogo. “ Credevamo che si potessero creare le condizioni per un dialogo costruttivo”, prosegue la nota, “ all’insegna di un nuovo modo di fare politica per ottenere risposte concrete per Giulianova, ma purtroppo constatiamo di non trovare riscontro dai ragazzi del Pdl, che perseguitano in un modo arcaico di fare politica, esclusivamente per i propri interessi. Da mesi abbiamo instaurato un dialogo costante con i giovani del posto e ci chiediamo quale sarebbe invece il modo della Giovane Italia giuliese di occuparsi delle tematiche giovanili visto che finora hanno saputo solo criticare le opere pubbliche dell’amministrazione comunale”.