Tortoreto, revocato l’incarico per la revisione per Prg

vito_tartarelliTortoreto. La giunta comunale annulla l’incarico di revisione del Piano regolatore, affidato nel dicembre del 2006 dal precedente esecutivo, e compie un nuovo passo per programmare una variante generale dello stesso strumento urbanistico.

Accelera i tempi l’esecutivo guidato dal sindaco Gino Monti, che nei giorni scorsi ha revocato il precedente incarico (affidato ai tecnici comunali ma di fatto mai pianificato), che prevedeva una variante ricognitiva del vigente Pre e con contestuale modifica del regolamento edilizio, tutta finalizzata alla viabilità e ai parcheggi. La nuova amministrazione, che si è insediata nel giugno del 2009, però, ha deciso di cambiare completamente registro, anche perché sulle tematiche del piano regolatore vigente, i punti di dissenso, nel recente passato, erano stati diversi. La revoca del precedente incarico segue, di pochi mesi, un atto di indirizzo politico che l’amministrazione civica da approvato in consiglio comunale. Gli obiettivi della nuova variante, che sarà affidata a dei professionisti sulla base di un bando, così come prevede la legge, trae giustificazione nella necessità di prevedere una serie di infrastrutture a servizio del territorio, che nelle precedenti pianificazioni urbanistiche, a detta dall’attuale maggioranza, non erano state previste. Emblematica, in questa direzione, appare la relazione sulla tematica fatta da Vito Tartarelli, assessore con delega all’urbanistica. “Dopo dieci anni di adozione di uno strumento urbanistico che in pratica ha stravolto il nostro territorio” spiega l’assessore Tartarelli, “ nell’inseguimento della chimera dello sviluppo e della crescita, oggi ci troviamo di fronte ad un paese senza più identità e con un’emergenza assoluta ed improcrastinabile: le carenze infrastrutturali, dalla canalizzazione delle acque bianche con connesso problema del dissesto idrogeologico della collina, al sistema fognante, alla viabilità, ai parcheggi, agli spazi verdi, agli spazi aggregativi e sociali. La necessità e l’obiettivo cardine di una nuova pianificazione urbanistica che andremo a promuovere sarà la difesa del territorio, che dovrà prevedere uno studio e susseguentemente una direttiva che servirà a riequilibrare la carenza di infrastrutture procurata dalle scelte urbanistiche che in questi dieci anni hanno privilegiato l’espansione del territorio a scapito di una qualità funzionale degli spazi e che dovrà prevedere un’energica e condivisa politica a favore degli spazi e dei servizi pubblici”.

 

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