Castellalto. Sinistra Ecologica e Libertà dichiara guerra alla Regione. Motivo dello scontro l’ultima autorizzazione concessa per realizzare una cava di grosse proporzioni nelle vicinanze del borgo medioevale di Castelbasso, nonostante i limiti a tutela del paesaggio fissati dal consiglio comunale di Castellalto. Secondo il circolo cittadino di SEL la cava, oltre ai danni ambientali, potrebbe danneggiare i cittadini di Castelnuovo per via dell’aumento del traffico di mezzi pesanti.
“L’autorizzazione si legge in una nota degli esponenti di Sinistra Ecologica e Libertà di Castellalto – è stata rilasciata dal dirigente Enzo Faceta che tra l’altro è sotto inchiesta per abuso di ufficio, avendo favorito alcune ditte estrattrici. Il dirigente ha accusato il comune di Castellato di non essere stato presente alla conferenza di servizio, ma il comune non c’era perché l’invito è stato fatto pervenire il giorno prima della riunione, invece che dieci giorni in anticipo, come prevede la legge, per giunta senza la documentazione progettuale necessaria a individuare il sito della cava. Tutto questo è stato subito fatto presente tramite una lettera firmata dal sindaco, ma in ogni caso il voto del comune sarebbe stato inutile: in tutte le altre conferenze siamo stati sempre presenti, votando contro le autorizzazioni, ma la commissione ha approvato lo stesso, scrivendo sul verbale si approva con il voto contrario del rappresentante di Castellalto. Noi chiediamo che la legge sia cambiata perché così com’è favorisce solo interessi particolari: su queste decisioni il voto del rappresentante del comune deve avere un peso maggiore, in quanto esso non rappresenta solo se stesso, ma l’intera collettività. Chi fosse realmente animato da interessi collettivi non potrebbe voler così caparbiamente autorizzare una cava che danneggerà profondamente il territorio. Per costoro invece vediamo che non contano né il paesaggio devastato dagli squarci delle cave né la sicurezza delle persone che vivono lungo le strade che saranno invase dal traffico dei mezzi pesanti con conseguente aumento della rumorosità, dello smog e delle polveri, né le normative nazionali a tutela del paesaggio (dlgs 42/2004 art.135, 136, 137, 143, 144, 145, 147, 148 e dlgs 157/2006). Ma coloro che approvano queste decisioni lo sanno che non v’è entrata nelle casse del Comune che possa giustificare una ipoteca così devastante del futuro dei cittadini? Lo sanno che la sommatoria di interessi particolari non si traduce negli interessi generali dei cittadini soprattutto quando trattasi di questioni che attengono all’ambiente, al paesaggio, all’urbanistica ed al territorio?”
Sinistra Ecologia e Libertà si impegnerà ad appoggiare l’amministrazione comunale e tutte le altre forze politiche, affinché la cava non si realizzi. Nei giorni scossi anche il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, aveva chiesto la revoca della concessione e si era impegnato ad organizzare un incontro tra Regione, amministrazione comunale e cittadini di Castelbasso.