Roseto.”Pavone è entrato in un circolo vizioso. trascinato dal ‘Sindaco in pectore’ Norante ha giocato l’ultima mano bluffando, portando in consiglio una risoluzione generica per il sostegno al Roseto Sharks senza contenuti, il massimo che i consiglieri di maggioranza sono in grado di presentare e votare. Sarebbe stato insensato esprimere parere favorevole ad una scatola vuota dopo aver raccontato ai cittadini le idee del progetto #amoroseto, basate su progettualità vera e sull’utilizzo di ricavi per la crescita economica della città, che non peserebbero sulle tasche della cittadinanza ”
Lo ha dichiarato il coordinamento di Abruzzo Civico, spiegando quanto successo in consiglio comunale lo scorso 20 maggio: “La politica degli annunci e degli scarica barile continua. Dopo essersi innalzati quali paladini istituzionali del basket cittadino nelle scorse settimane, Pavone e Norante hanno fatto retromarcia in consiglio comunale e pubblicamente.
Da una parte l’intervento che dichiara l’impossibilità di applicare parte della tassa di soggiorno come progetto di promozione turistica tramite le realtà sportive cittadine (non solo il basket quindi) che non trova riferimenti normativi ma, anzi, idee complementari nella numerosa saggistica pubblicata in merito (ad esempio un vincolo di progettualità come già proposto da #amoroseto nelle scorse settimane), dall’altra l’impegno a costituire un comitato popolare (!) e chiedere supporto agli onorevoli rosetani (Sottanelli tra l’altro è già sponsor con attività a lui collegate) dichiarando si l’impossibilità di erogare contributi dell’ente comunale (ci mancherebbe!) ma chiedendoli a livelli superiori, come se i soldi non fossero comunque dei cittadini.
Un modo buffo di iniziare la campagna elettorale… dopo la distribuzione di incarichi a pioggia e le delibere ad hoc per l’assegnazione di alcune spiagge libere è necessario, per i vecchi della politica, non minare l’elettorato che ha supportato il primo cittadino nel 2011. Scambiare il contributo di soggiorno ed i vantaggi e le opportunità che creerebbe per la città e per tutto il bene pubblico con il voto di alcune lobby è rischioso per la maggioranza uscente a un anno dalle elezioni… il “capitalismo di relazione” colpisce ancora!
Ai cittadini il compito di scegliere nel 2016 chi davvero vuol bene alla città ed è realmente libero di lavorare per il bene comune.”