Giulianova. “E’ fatta! Finita l’epopea”. Così ha esultato il sindaco Francesco Mastromauro dopo il voto positivo alla Variante del Contratto di Quartiere nel consiglio regionale tenutosi oggi, 12 maggio.
E ciò dopo che lo stesso sindaco, insieme con la dirigente dell’Area Tecnica, Maria Angela Mastropietro, e presente il consigliere comunale PD Valerio Rosci, aveva esposto nella mattinata, ricevuto in audizione nella 2^ Commissione prima della seduta consiliare, le ragioni che non ostavano all’approvazione, con particolare riguardo all’intervento dei privati prevedendo la delocalizzazione, con il cambio di destinazione d’uso, da turistico-ricettivo a residenziale, degli edifici da realizzare insieme con diminuzione dell’altezza, da 3 a 2 piani, e della volumetria in ragione del 20%, preservando il grande parco dalla cementificazione.
“Si trattava, d’altronde – dichiara il primo cittadino – di quanto richiesto nel 2007 dal comitato di residenti del quartiere, per cui vi fu perfetta convergenza da parte del Comune e della proprietà, che mostrò grande sensibilità volendo interloquire con l’amministrazione comunale nonostante avesse già il permesso a costruire, e quindi nelle condizioni di poter procedere.
Il consigliere Franco Arboretti in uno dei suoi interventi aveva detto, minacciosamente, che tutti i nodi sarebbero venuti al pettine. Verissimo. Ma in questo caso i nodi sono stati sciolti, smentendo tutte le riserve. E quindi non secondo le sempiterne visioni catastrofiche, e verrebbe da dire autolesionistiche, del leader del Cittadino Governante. Che continua a non azzeccarne una.
Né hanno vinto coloro che, penso non amando Giulianova, avrebbero gongolato in caso di voto sfavorevole, condannando così il Comune alla restituzione di 6 milioni di euro al ministero per mancato completamento di quanto previsto nel Contratto di quartiere.
Una mazzata per tutti. E mi riferisco – continua il sindaco – a Riccardo Mercante dei 5 Stelle, che, nonostante sia l’unico consigliere regionale di Giulianova, ha fatto di tutto per contrastare l’approvazione, nonché al consigliere Mauro Febbo, il quale, lo ricordo, aveva stoppato l’iter ritenendo assurdamente il progetto una sanatoria a vantaggio di un imprenditore. E pollice verso anche per Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio, che hanno preferito uscire dall’aula al momento del voto.
Non è stata una bella condotta, la loro. Debbo invece ringraziare, oltre al governatore Luciano D’Alfonso, al presidente della Commissione Pierpaolo Petrucci, al sottosegretario Camillo D’Alessandro, anche gli assessori Mario Mazzocca, Donato Di Matteo ed i consiglieri della maggioranza, che ha votato compattamente a favore della Variante avendo ben compreso ed accolto le ragioni esposte con ricchezza di cifre e dati tecnici.
Da ringraziare anche il consigliere Giorgio D’Ignazio, che benché all’opposizione ha inteso esprimere il suo voto favorevole con grande obiettività, non trincerandosi dietro schieramenti e visioni preconcette. Oggi – conclude Mastromauro – è stata scritta una pagina storica per Giulianova, rafforzando e completando lo sviluppo di uno dei suoi quartieri più nevralgici.
Certamente è stata una storia lunga e complessa, per la quale, come si suol dire, sono stato costretto a sudare le sette camicie. E con me tutti coloro che hanno condiviso questa battaglia. Ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo e quindi il contratto di Quartiere potrà essere completato. Ciò che avverrà con l’approvazione definitiva in Consiglio comunale non appena dalla Regione riceveremo la delibera votata oggi”.
Febbo: ‘Ricorrerò ad autorità competenti’
‘Ho più volte sollecitato, purtroppo inutilmente, un approfondimento della questione. A questo punto, però, non posso far altro che rivolgermi alle autorità competenti affinchè facciano piena luce sull’iter procedurale’. Lo afferma il presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo, dopo la votazione – oggi in Consiglio regionale – delle varianti urbanistiche sul contratto di quartiere “Peep-Annunziata” del Comune di Giulianova.
‘Visionando le planimetrie allegate al provvedimento in votazione – sottolinea Febbo – emergono una serie di incongruenze che farebbero pensare a una vera e propria ‘sanatoria’ di opere costruite tra il 2007 e il 2009, che non potevano però essere realizzate perchè in violazione del Piano paesistico regionale’.
Il presidente della Commissione di Vigilanza rimarca anche che “sulla delibera di Giunta con cui si adottano le varianti – spiega – compare il nome dell’assessore Mario Mazzocca, la firma è del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, mentre la competenza sulla tematica era dell’assessore Donato Di Matteo, che pure era presente alla riunione.
Ritengo, quindi, che ci sia stata un po’ di confusione, anche legata alla circostanza che le 5 piantine che ci sono state fornite, sono state elaborate ognuna in scala diversa, impedendo ai consiglieri di poterle sovrapporre e dunque fare le proprie valutazioni di merito”.
Il Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha approvato (con 16 voti favorevoli e 6 contrari) le varianti urbanistiche al contratto di quartiere “Peep-Annunziata” di Giulianova.