Nereto, via Masi (a metà) e si rispolvera via Lenin

Nereto. Via Lenin viene rispolverata (dopo la cancellazione del 2014), mentre la seconda parte della stessa strada viene dedicata alla memoria di Libero Masi, l’avvocato trucidato nel giugno del 2005.

 

 

 

 

Lo stesso tratto di strada che, invece, l’amministrazione Minora aveva dedicato a due illustri cittadini: l’avvocato Giuseppe Lupini (fu uno dei padri della realizzazione del Liceo Scientifico) e al prof. Vincenzo Parere (che fondò la clinica poi diventata ospedale civile).

Toponomastica che cambia, certo, ma che alimenta polemiche e prese di posizione. Non certo per la volontà della giunta comunale, nel decimo anno del delitto Masi, di ricordarlo con una strada. A prendere posizione è Daniele Laurenzi, capogruppo della lista La Fonte-Uniti per Nereto.

 

 

 

 

“Nessuna contrarietà all’intitolazione di una via alla memoria dell’ Avv. Libero Masi”, dice Laurenzi, ” ma non riesco a comprendere però la decisione dell’amministrazione del Sindaco Di Flavio, decisione che offende la memoria di due emeriti cittadini. Di Flavio senza nessun atto di revoca della nostra delibera procede a una nuova intitolazione “parziale” lasciando un tratto alla memoria di Lenin. Complimenti per il capolavoro. Sarebbe stato opportuno almeno confermare la cancellazione di via Lenin e intitolare una porzione anche alla moglie di Masi, Emanuela Chelli, anche lei barbaramente uccisa; meglio ancora avrebbe fatto Di Flavio intitolando un’altra via ai coniugi, preservando così l’omaggio alla memoria di Lupini e Parere che hanno dato tanto a Nereto. L’importante è salvaguardare il Compagno Lenin, non si sa mai Da buoni democristiani meglio non rischiare. Qualche ultimo residuato comunista nel Pd o nella coalizione che ha appoggiato il Listone Nereto Democratica potrebbe arrabbiarsi”.

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