Silvi, scoppia il caso “Mazzone”. Il centro sinistra invita l’assessore alle dimissioni.

ass_silvi_urb_piero_mazzoneSilvi. “Se l’assessore Piero Mazzone (nella foto) ha un’etica deve immediatamente rassegnare le dimissioni perché la vicenda che lo riguarda è squallida e il Sindaco Gaetano Vallescura pensa di fare il furbo”.

Accuse pesanti quelle rivolte dall’intero centro sinistra, Pd, Sinistra e Libertà e Pdci, nei confronti dell’assessore Piero Mazzone per una vicenda urbanistica che chiamerebbe in causa anche la moglie dell’amministratore comunale, per un fabbricato rurale in fase di ristrutturazione. “Come forze politiche di centro sinistra avevamo evidenziato vari aspetti”, si legge nel documento congiunto, “la vicenda vede coinvolto direttamente l‘assessore all’urbanistica Piero Mazzone, subentrato come consigliere comunale a seguito delle dimissioni di Antonino Orsatti. Avevamo evidenziato che il provvedimento relativo ai fabbricati rurale non più di interesse agricolo riguardava in primis interessi privati che coincidono, guarda caso, con la moglie dell’assessore. Le perplessità nutrite erano sul fatto che il Comune cambiando le Nta ed attuando un vero e proprio escamotage, consentiva il recupero e la ristrutturazione del rudere, senza aspettare il completamento dell’iter della variante al Prg”.

Entrando nel merito, il centro sinistra ricorda che ci sono tantissimi cittadini che aspettano l’approvazione della variante per ottenere delle risposte alle proprie esigenze. “Non capiamo come il sindaco, svelto e lesto per l’occasione insieme all’assessore urbanistica”, concludono le forze di opposizione, “abbia trovato per la signora Mazzone la strada più breve, mentre tutti gli altri continuano ad aspettare il completamento dell’iter procedurale della variante. Il punto all’ordine del giorno del consiglio del 3 febbraio scorso è stato rinviato all’assise convocata per giovedì prossimo. Il Pd, Sinistra e Libertà e Pdci. faranno il possibile per evitare tale misfatto!”

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