Giulianova. “Martedì 5 maggio i lavoratori della Piccola opera Charitas a rischio licenziamento, si sono recati alla regione per far valere le proprie ragioni verso il governatore D’Alfonso, che sta facendo macelleria sociale tagliando su sanità ed assistenza ai disabili. Da buon vecchio democristiano D’Alfonso negli ultimi mesi è venuto più volte nella nostra città, a fare promesse mirabolanti: salvare i posti di lavoro, il nuovo ospedale e fermate dei treni. Tutte promesse in vero stile democristiano, che sono state disattese fino ad ora, anzi i tagli martoriano la nostra città. Questo signore è stato accompagnato nel fare passerella da un altro maestro delle promesse non mantenute, ossia Mastromauro”.
Lo hanno denunciato Margherita Trifoni e il Movimento 5 Stelle chiedendo a D’Alfonso di tutelare le competenze dei lavoratori della Piccola opera, acquisite in anni e anni, se non in decenni di servizio.
“Ricordiamo quando era in vita Padre Serafino e i politici venivano in visita…. Da qualche anno il fondatore è morto e i politici infieriscono sulla struttura da lui creata, che ricordiamo ha rilevanza nazionale, tagliando i servizi a quei ragazzi che erano diventati la ragione di vita di Padre Serafino. Chiediamo a D’Alfonso di non presentarsi più nella nostra città a fare promesse, ma di tornare solamente dopo aver fatto qualcosa di concreto per essa: per le chiacchiere abbiamo già Mastromauro, ed è più che sufficiente”.