Teramo, precari in Provincia, i sindacati chiedono rispetto per i lavoratori

cgilTeramo. Dopo la reazione “indignata” espressa ieri dal presidente della Provincia Valter Catarra, i rappresentanti sindacali della Funzione Pubblica CGIL, CISL e UIL tornano a parlare della vicenda dei precari.

“Ci dispiace moltissimo che il presidente della Provincia di Teramo si sia risentito sulle dichiarazioni e che si sia frainteso il contenuto delle stesse. Evidentemente non è stato informato bene! L’obiettivo prioritario della valorizzazione del ruolo pubblico, è proprio quello delle organizzazioni sindacali che hanno sempre svolto un’azione di difesa e valorizzazione delle istituzioni locali attraverso la funzione del lavoro pubblico nella gestione dei pubblici servizi”.

Un obiettivo che, come spiegano le stesse organizzazioni, “contrasta con la costituzione di una società strumentale a cui affidare servizi e funzioni istituzionali dell’Ente, determinando una gestione indiretta per il quale il termine più appropriato sembrerebbe proprio esternalizzazione”.

I rappresentanti sindacali precisano che, nella sottoscrizione del nuovo modello contrattuale degli Enti locali, sia il Governo che i sindacati nazionali hanno bandito il ricorso alla esternalizzazione dei servizi pubblici sottolineando la necessità, a seguito di esperienze vissute e ritenute da tutti  fallimentari, di attivare processi di reinternalizzazione.

“I nuovi servizi all’impiego erogati dalla Provincia di Teramo sono ritenuti d’eccellenza da tutti gli organi nazionali e regionali preposti a tali rilievi. Dei risultati ottenuti grazie all’impegno, alla professionalità, alla dedizione di tanti lavoratori di ruolo e precari che vanno difesi e valorizzati e non mortificati da un eventuale svuotamento delle proprie funzioni; tale soluzione avrebbe potuto e dovuto coinvolgere solo il personale co.co.co. in assenza di una normativa che li stabilizzi. Si apprezza l’impegno del presidente a voler individuare soluzioni definitive per i lavoratori precari che sono ancora titolari dei requisiti previsti e di individuare una soluzione anche analoga a quella prospettata utile a garantire la continuità dei servizi e le prestazioni lavorative di tutti i cococo. Sono obiettivi che noi sosteniamo da anni sui tavoli sindacali della provincia di Teramo e siamo in attesa di una risposta certa e definitiva perché si tratta di lavoratori non di destra e non di sinistra, sono padri di famiglie, precari da anni, che meritano rispetto e dignità”.

Marina Serra


 

 

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