Teramo, ricognizione in Comune per i prepensionamenti. Deciderà l’Inps

Con la chiusura del bilancio alle porte e con la riduzione delle entrate nelle casse comunali, sia per i tagli dello Stato, sia per i mancati pagamenti da parte dei cittadini, la situazione per il Comune di Teramo non è tra le più rosee.

Mancherebbero, infatti, all’appello oltre un milione di euro e di aumentare ulteriormente le tasse non sembra proprio il caso. Così, tra riduzione delle spese di affitti e bollette ed esternalizzazioni dei servizi, qualche piccolo passo si sta compiendo, sebbene forse appaiano necessarie scelte più “drastiche” e coraggiose
Personale e Teramo Ambiente sono le due voci principali che appesantiscono i bilanci comunali ed è per questo che sarà proprio da qui che con ogni probabilità cominceranno i tagli. Il sindaco Maurizio Brucchi ha già dato mandato ai suoi uffici di attuare una prima ricognizione tra i dipendenti del Comune per verificare le posizioni di ciascuno e ha chiesto una relazione per verificare se e per quanti sia possibile attuare le procedure per il prepensionamento, in accordo con l’Inps.

Sono diversi, infatti, i lavoratori che hanno raggiunto già un numero sufficiente di anni di contributi, sebbene per qualcuno, andare in pensione prima, nonostante gli incentivi, potrebbe significare una riduzione della retribuzione mensile. Inoltre, per avere un vantaggio significativo da questa operazione, sarebbe necessario che il Comune di Teramo riducesse di almeno un terzo il numero dei dipendenti, che attualmente superano quota 300. Ma la cosa, ovviamente, appare davvero molto lontana dalla realtà e al massimo ci si potrà aspettare un ritiro dalla vita lavorativa attiva per circa una ventina di persone.

Eppure per qualcuno la dichiarazione del pre-dissesto potrebbe essere una buona alternativa per usufruire di agevolazioni e tornare a respirare un po’ senza avere grossi affanni. Tuttavia per l’attuale amministrazione un segnale del genere potrebbe essere preso come un’ammissione di fallimento per la politica economica portata avanti nell’ultimo decennio.

Se non il personale, dunque, sarà la Teramo Ambiente ad essere sottoposta ad una drastica cura dimagrante, a cominciare da coloro che si occupano delle pulizie negli uffici. Voci di corridoio parlano, infatti, di una cinquantina di esuberi, ma si sta lavorando alacremente per cercare di salvaguardare tutto il personale, modificando anche le loro mansioni e ottimizzando al meglio ogni professionalità.

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