Roseto. “È il 31 Dicembre di quest’anno, 2014. E mentre i Rosetani pensavano al cenone e a far Quadrare il bilancio familiare con il Natale in crisi, in Comune si predisponeva l’acquisto di un quadro intarsiato raffigurante i presidenti del Consiglio e i Sindaci dal 1993 in poi. Un fine d’anno davvero col botto per Pavone e i suoi. Spesa prevista (compreso tutto ) sui 9000 euro circa”.
La denuncia arriva dal Partito Democratico rosetano, precisando che “con 9000 euro quanti buoni pasto per bambini o ticket scuolabus si potevano assicurare? Quanti piccoli ma importanti contributi per famiglie più in difficoltà? O anche…quante lampadine si potevano comprare per le nostre vie lasciate al buio perché ‘non ci stanno i soldi’? O si poteva comunque destinarli a qualche evento turistico e culturale, magari per promuovere dei giovani artisti. E invece no. Niente di tutto questo. Pavone vuole il suo quadro intarsiato. Costi quel che costi. Per poi continuare a sbraitare che lui un euro proprio non ce l’ha e che non può fare nulla”.
Per il PD, invece, si tratta di “un insulto al buon senso e alla città. Un insulto per tutti coloro che, così come ripete in continuazione il Sindaco, ogni giorno vanno a chiedere un aiuto per mangiare o per pagare le bollette. Ecco Sindaco, gli parli del quadro adesso. Dia una fotina di come verrà l’intarsio, che la riportino a casa con una bella scritta sopra ‘Il quadro del Sindaco protegga questa città!’. Vedrà, vedrà, come saranno felici e interessati! Ci sarebbe piaciuto pensare ad uno scherzo di Carnevale ma purtroppo è tutto vero. Noi aspettiamo le motivazioni. E poi le scuse. Le scuse del Primo Cittadino ai Rosetani perché non crederemo mai che una cosa così possa avere un senso oltre quello del ‘è Natale, facciamoci regali'”.