Pescara. L’umidità causa il distacco di un metro quadro di intonaco dal soffitto di una classe dell’istituto alberghiero De Cecco, tre gli studenti travolti dai calcinacci mentre seguivano la lezione seduti nei loro banchi. I vigili del fuoco evacuano la scuola di Porta Nuova: controlli fino a tarda notte sulla stabilità dell’istituto risalente agli anni ’50.
Escoriazioni, abrasioni e contusioni: hanno rischiato molto ma sono rimasti solo lievemente feriti i tre studenti quindicenni della 1°Q dell’istituto Alberghiero De Cecco, travolti da una cascata di calcinacci mentre erano seduti a seguire la terza ora di lezione al primo piano del plesso di via dei Marsi. Poco dopo le 10:15 l’incidente, si stacca una superficie di un metro quadrato di intonaco dal solaio risalente agli anni ’50 e cade in testa a due ragazzi del 2000, mentre un terzo viene colpito al braccio dai detriti che si spargono ovunque nell’aula. Immediata la chiamata al 118, che trasferisce i giovani feriti al pronto soccorso in ambulanza e rilancia l’allarme al 115: una squadra interviene per mettere subito l’area in sicurezza e il verdetto del comandante provinciale Pietro Di Risio arriva altrettanto celermente per ordinare l’evacuazione precauzionale dell’intera scuola. “Non si escludono altri casi”: dice il sostituto direttore capo antincendio Vincenzo Valeri
C’è sgomento e paura tra gli studenti mentre suonano le campanelle d’allarme e gli edifici si svuotano: la notizia rimbalza in tutte le scuole della città, rincorrendo voci di feriti gravi e numerosi. L’Ipsar De Cecco viene presidiato dai carabinieri, agli ordini del Colonnello Piccinelli, mentre altre squadre dei vigili del fuoco cominciano a controllare strutturalmente tutta la scuola. Valeri specifica che si tratta di “semplice distacco di intonaco” e non di “crollo strutturale”, e ne attribuisce la cause alla “carbonatazione dei ferri di armatura”. Ma basta dare uno sguardo alle pareti e al soffitto circostante il buco rimasto sul soffitto della 1°Q per comprendere che si tratta di umidità che si è infiltrata nelle murature vecchie 65 anni. Lo conferma l’ingegnere Giancarlo Paolini, a capo dell’unità operativa del settore Edilizia Scolastica della Provincia di Pescara, ente proprietario dello stabile: “Questi sono solai Sap degli anni ‘50, risalgono al vecchio collegio Aterno”.
Nel frattempo in via dei Marsi arrivano preoccupati anche gli studenti dell’alberghiero dalla vicina sede distaccata in via Italica: “Da tanto tempo lamentiamo le condizioni precarie delle nostre strutture”, afferma il rappresentante d’istituto Ivan Di Palma, “in via Italia facciamo lezione con delle reti di contenimento attaccate alle pareti, almeno speriamo che dopo quanto accaduto ci diano ascolto”. Di diverso parere Nicoletta Bucco, direttrice dell’Edilizia scolastica provinciale: “Non abbiamo ricevuto recenti segnalazioni per l’aula coinvolta dal distacco e negli ultimi cinque anni l’intera scuola è stata sottoposta alla manutenzione ordinaria”. In meno di due ore si attivano i controlli a 360 gradi su tutti gli edifici del plesso racchiuso tra via dei Marsi e via dei Sabini, dove la Provincia solo recentemente ha lavorato per sostituire l’ex istituto tecnico Aterno con l’Ipsar: “Abbiamo attivato una ditta specializzata per svolgere rilievi termografici su tutti i solai”, spiega la dirigente Bucco, “con i vigili del fuoco e il nostro ufficio tecnico controlleremo tutti gli ambienti anche fino a notte fonda se necessario per valutare altre infiltrazioni e rischio di distacchi ed eventualmente intervenire: solo con la sicurezza garantita la scuola verrà riaperta”.
I tre giovani feriti, residenti a Bucchianico, Sambuceto e Chieti, sono stati ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale civile di Pescara, subito raggiunti dalle famiglie, dal preside Paolo Andrea Buzzelli e dal presidente della Provincia Antonio Di Marco: sono stati sottoposti ad accertamenti radiografici e curati per le leggere contusioni ed escoriazioni riportati, pronti ad essere dimessi in giornata. E dal nosocomio Di Marco ha lanciato un primo monito: “Quanto accaduto in uno degli edifici ritenuti più sicuri è la dimostrazione che c’è la necessità di manutere in maniera costante tutti gli edifici, non solo con finanziamenti spot”, accusando così i tagli di fondi effettuati dal Governo centrale sulle Province. “E’ necessario avere finanziamenti per svolgere regolarmente i lavori negli edifici scolastici, anche un crollo di pochi metri quadri può creare un disagio critico”, ha concluso il presidente della Provincia.
DIMESSI I FERITI: DOMANI RIAPERTURA A META’
E’ di quattro giorni la prognosi emessa dai primari del Pronto soccorso e di Pediatria, Alberto Albani e Giuliano Lombardi, per i tre ragazzi feriti, già rimandati a casa dopo tutti gli accertamenti.
Per quanto riguarda le attività didattiche, invece, domattina alle 9 a Palazzo De Marmi si svolgerà un tavolo tecnico, al quale prenderanno parte il presidente della Provincia Di Marco, il preside del De Cecco Buzzelli, i vigili del fuoco e i dirigenti e i tecnici della Provincia: “Durante l’incontro”, riferisce Di Marco, “verrà predisposto il piano d’intervento e saranno stabiliti tempi e modalità della riapertura del plesso scolastico (palazzina A). Gli studenti, invece, potranno rientrare nella palazzina B già domattina”.
INADEGUATEZZA NOTA
“Da tempo il preside Paolo Andrea Buzzelli lamenta la necessità di interventi di manutenzione e l’inadeguatezza dei locali, soprattutto a fronte del grandissimo afflusso di studenti registrato negli ultimi anni” A dirlo è la senatrice pescarese del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli, contraddicendo dunque quanto affermato dalla dirigente della Provincia Nicoletta Bucco, che in mattinata aveva affermato che nessuna segnalazione circa i locali danneggiati è recentemente arrivata al settore Edilizia Scolastica.
La senatrice ha anche “informato il ministro dell’Istruzione Giannini, sollecitandola a prendere le necessarie decisioni. Sono sicura che il governo”, commenta la Chiavaroli, “che proprio sulla ‘buona scuola’ ha impostato un’importante campagna di comunicazione e politica, saprà intervenire in maniera adeguata”.
LA SOLIDARIETA’ DEI GIOVANI DEMOCRATICI
I Giovani Democratici di Pescara esprimono v”icinanza e affetto nei confronti dei tre ragazzi dell’IPSSAR De Cecco feriti questa mattina nel crollo di una porzione di intonaco della classe I Q dell’Istituto e di tutti i loro compagni che hanno dovuto interrompere le lezioni a causa di questo vergognoso evento. Il diritto allo studio, parole del Presidente Mattarella, è uno dei principali mezzi di difesa della nostra carta costituzionale e si perpetra anche e soprattutto facendo lavorare i ragazzi in scuole sicure e degne di questo nome. Il governo metta gli enti locali, ormai quasi impotenti -in questo senso esprimiamo vicinanza anche al Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco-, in condizione di poter provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici e dai proclami passi ai fatti concreti perché l’umore degli studenti non è affatto positivo e nessuna persona con un minimo di sale in zucca può dare loro torto. Non possiamo pretendere di rilanciare – conclude il vicesegretario Claudio Mastrangelo – un Paese fuori da una congiuntura economica e soprattutto culturale se le sue scuole cadono a pezzi minando la salute e il diritto allo studio dei cittadini di domani”.
Crollo Istituto De Cecco, M5S: ‘così finiscono anche balle Renzi’
”Insieme ai soffitti crollano dunque anche le bugie del governo Renzi: il premier un anno fa aveva promesso di risolvere il problema con ben 3,5 miliardi di euro! Peccato invece che di quei soldi se ne siano visti ben pochi, essendosi Renzi limitato a sbandierare soldi già stanziati dai governi precedenti e aggiungere poche briciole per dare un’imbiancata alle scuole con il piano ‘scuole belle”’. Lo dicono i tre deputati abruzzesi M5S Vacca, Colletti e Del Grosso.
In una nota dopo il distacco dell’intonaco nell’alberghiero di Pescara, i deputati M5S insistono e spiegano: ”Due tragedie sfiorate oggi nelle scuole della nostra regione: i luoghi che dovrebbero custodire, e formare i nostri figli diventano ancora teatro di crolli ed esplosioni. Il fatto che non ci siano stati feriti gravi o, peggio ancora, decessi è frutto solo della casualità, perché la situazione delle nostre scuole è ancora drammatica”.