Teramo. “Ma che ci stiamo a fare in una città dove non esiste neanche più la festa di carnevale per i bambini! Una città deserta, morta.. in questo momento mi viene lo sproloquio… me ne voglio andare via!”. Il pensiero di una mamma lasciato su Facebook, basta e avanza per dare il via al Carnevale delle polemiche (dopo il Capodanno).
Ad alimentare il “fuoco” è Alessia Cognitti del Partito Democratico: “Questa mattina a piazza Mariti della Libertà si sono trovati in tanti, soli, a festeggiare in una piazza spoglia con un’unica bancarella per acquistare a caro prezzo qualche coriandolo e stella filante ed il clima della festa riposto ancora una volta nei portafogli dei genitori e nella splendida voce di una cantante occasionale”.
“Ma quanto costa far sorridere un bambino a carnevale? – prosegue – Davvero non possiamo più permettercelo? Quanto sarebbe costato alla nostra amministrazione lo sforzo di invitare degli artisti di strada, delle bancarelle tematiche, organizzare con le scuole del comune delle iniziative per coinvolgere genitori e bambini? Davvero ci illudiamo che uno sforzo di fantasia non potrebbe rappresentare un momento di respiro per il commercio della nostra città, non solo nel centro storico, ormai completamente abbandonato a se stesso, ma in tutto il territorio? Basti pensare al lungo fiume ed alla zona della Gammarana”.
E conclude: “Non attendiamo risposta, in fondo siamo a Carnevale, la festa dei buffoni, e per il sindaco lo sappiamo bene i buffoni siamo noi”.