Silvi, Villaggio del Fanciullo trasformato in discarica a cielo aperto FOTO

Silvi. Nel dopoguerra ha rappresentato l’occasione del riscatto sociale per giovani orfani del conflitto, divenendo simbolo di speranza e rinascita per Silvi e per il mondo intero. Oggi, quel luogo, è ridotto a cumuli di materiale ghiaioso e di rifiuti di qualsiasi genere, direttamente sul terreno, non recintati e senza teli di copertura. E tra i materiali potrebbe esserci perfino dell’amianto. E’ un vero e proprio ‘reportage’ quello che il capogruppo del Movimento civico ‘Silvi Bellissima’ al Comune di Silvi, Michele Cassone, ha condotto per mettere in luce le reali condizioni di una storica struttura della città, cioè il “Villaggio del Fanciullo”, denunciando come “l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Comignani dopo quasi nove mesi non abbia alcun progetto concreto per quel complesso”.

Il taglio dell’erba di quest’estate, infatti, secondo Cassone, “è stato solo fumo negli occhi, che non ha risolto il problema della sporcizia e del degrado presente ancora oggi all’interno dell’area. La situazione che ho potuto fotografare domenica 8 febbraio all’interno del Villaggio del Fanciullo – riferisce il capugruppo di Silvi Bellissima – ha messo in luce la situazione reale di quest’area che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di Silvi e che invece è diventata una discarica a cielo aperto e luogo di profondo degrado”.

“L’intera area lato mare – spiega Cassone – è completamente priva di recinzione e di cartelli di divieto e, quindi, facilmente accessibile a chiunque. Appena si entra si ha l’impressione di trovarsi all’interno di una discarica a cielo aperto. Cumuli di rifiuti di ogni genere giacciono abbandonati dentro le piccole costruzioni e molti altri direttamente sul terreno, privi di recinzione, di classificazione, direttamente esposti alle intemperie, privi di teli di copertura: plastica, materiali ferrosi, materiale organico e residui di potatura, bombole di gas, manufatti in cemento, dune artificiali di materiale ghiaioso frutto delle attività di pulizia della spiaggia”.

“Nei pressi di alcune costruzioni basse – aggiunge il consigliere comunale – si trovano, dispersi direttamente sul terreno, anche pezzi frantumati della copertura e, da una prima valutazione visiva, potrebbe essere materiale contenente fibre di amianto. Inoltre, fonti che ritengo assolutamente attendibili e confermate da inequivocabili indizi, riferiscono di almeno tre persone che vivono in maniera più o meno stabile all’interno del Villaggio in condizioni igienico sanitarie assolutamente insostenibili”.

“Oggi chiunque può liberamente entrare in quell’area e fare qualunque cosa, lecita o meno lecita – prosegue Cassone -. I nostri ragazzi potrebbero farsi veramente male e correre seri rischi. Se poi i miei sospetti fossero fondati relativamente alla presenza di fibre di amianto sul terreno, allora ci potrebbe essere anche un grave pericolo per la salute dei cittadini e di chi frequenta quell’area”.

“Ovviamente ho già formalmente informato il sindaco e richiesto un immediato intervento di messa in sicurezza dell’area. Ma la cosa che mi chiedo – dice ancora il consigliere – è come sia possibile che tutto ciò non sia stato notato il 17 gennaio da sindaco, assessori e consiglieri comunali di maggioranza intervenuti sul posto con tanto di foto e dichiarazioni propagandistiche”.

“Dopo quasi nove mesi – dice il capogruppo – l’amministrazione Comignani non ha ancora ‘partorito’ un’idea e un progetto concreto per far risplendere il Villaggio del Fanciullo. Invece le soluzioni ci sono e sono anche economicamente sostenibili per il Comune e noi di Silvi Bellissima lo stiamo dicendo ormai da molto tempo: bisogna trovare un privato interessato a gestire una parte dell’area, ottenendo in cambio la ristrutturazione completa del resto della struttura. In sintesi, un ‘Project financing’. A breve – annuncia Michele Cassone – presenteremo alla cittadinanza e all’amministrazione il progetto di Silvi Bellissima per la rinascita del Villaggio del Fanciullo di Silvi e apriremo un dibattito pubblico, democratico e partecipativo aperto a tutta la cittadinanza”.

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