Roseto, il Comune esternalizza i servizi e la Cgil attacca: ‘quanto si risparmia?’

Roseto. L’Amministrazione Comunale di Roseto si accinge ad esternalizzare alcuni servizi Comunali, ma la scelta non piace alla Cgil.

I servizi che saranno esternalizzati sono: trasporto alunni dell’obbligo, impianti sportivi, archivio Comunale, pubblicità e pubbliche affissioni, tributi, gestione e riscossione delle multe stradali e contenzioso, accertamenti fiscali e residenze, pubblica illuminazione, verde pubblico, manutenzione strade, cimiteri, spezzamento stradale, parcheggi a pagamento.

“In questi anni abbiamo denunciato, inascoltati, la politica di abbandono che le diverse Amministrazioni hanno rivolto nei confronti dei servizi. In un comunicato stampa del 17 novembre 2011 ci chiedevamo se era intenzione del Comune privatizzare ampi settori della macchina Amministrativa, oggi siamo arrivati all’epilogo, la Giunta ha tolto la maschera ha messo nero su bianco le proprie intenzioni”.

Ha commentato il segretario provinciale della FP Cgil, aggiungendo: “si vuole colpire il lavoro pubblico e i servizi pubblici che sono dei beni fondamentali per lo sviluppo e il benessere del nostro paese. Noi crediamo che i servizi pubblici vanno fatti funzionare attraverso la valorizzazione dei lavoratori pubblici. Con l’esternalizzazione di questi servizi vengono meno le tante professionalità che in questi anni hanno operato per il bene dei cittadini. Chiediamo all’Amministrazione, ma siete sicuri che con questa scelta si risparmiano soldi pubblici? La storia purtroppo dice di no, dove sono state fatte privatizzazioni così spinte non solo non si è risparmiato ma i servizi sono peggiorati, chiedete agli altri Enti cari Amministratori non rinchiudetevi in voi stessi. Una domanda ci viene spontanea, ma se passano queste estarnalizzazioni sapete dire a cosa servono tanti mega dirigenti e assessori? Basterebbe un amministratore di condominio”.

La FP Cgil si batterà a fianco dei lavoratori affinché “non passino queste scelte scellerate dove a pagarne le conseguenze saranno i dipendenti e i cittadini a cui questi servizi – conclude Marcattili – vengono erogati”.

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