Pescara. «Avevamo chiesto che il Comune attivasse un tavolo urgente fra scuola, Provincia, Ufficio scolastico e Asl per supplire alla drammatica inefficienza della Provincia sul fronte del Liceo Marconi. Mai avremmo immaginato che a 4 giorni dalla riapertura della scuola il liceo si ritrovasse con 22 aule non ancora pronte e, nei fatti, che la dirigenza scolastica venisse costretta a ragionare sui turni pomeridiani nelle restanti aule. Un fallimento totale del centrodestra di cui qualcuno si deve assumere la responsabilità». Lo denunciano i consiglieri comunali di centrosinistra Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli.
«A pochi giorni dall’avvio delle lezioni, il Liceo Marconi scopre che 17 aule dell’ex Fater e 5 dell’ex Accademia musicale di via dei Peligni non sono ancora pronte – spiegano i consiglieri comunali – e non è assolutamente degno di una città come Pescara che in questa situazione di emergenza le istituzioni debbano rincorrere l’università per supplicare una ospitalità che per ragioni tecniche non può essere data. Non è accettabile che siano gli studenti, le loro famiglie, i docenti ed il personale scolastico a pagare le conseguenze di queste inefficienze: i lavori nel liceo Marconi sono annunciati almeno dal 2018 e calendarizzati dal 2020, ma la Provincia di Pescara ha messo in campo la peggiore gestione possibile e dobbiamo prendere atto che anche il Comune si è mosso tardi e male rispetto alle tante sollecitazioni arrivate dalla comunità scolastica e dalle opposizioni».