Pescara. “Tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli, che nel periodo dal 15 novembre al 15 aprile (di ogni anno) transitano sulla rete viaria di competenza del Comune di Pescara devono essere muniti di pneumatici invernali, ovvero devono avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e su ghiaccio». E’ questo il provvedimento preso dal sindaco di Pescara che, da qui a due settimane, costringerà i pescaresi a dotarsi di gomme da neve o a circolare con le catene a bordo, per non incorrere in multe che vanno dagli 84 ai 355 euro. Un’ordinanza che ricalca quanto già stabilito dai Comuni ad altitudini ben più alte rispetto allo zero sul livello del mare e vigente su autostrade o strade extraurbane.
Un’ordinanza, si deduce, figlia delle straordinarie nevicate degli ultimi anni: “Durante il periodo invernale”, si legge nel documento firmato da Alessandrini, “le precipitazioni nevose e i fenomeni di pioggia ghiacciata possono avere durata e intensità tali da creare situazioni di pericolo per gli utenti e condizionare il regolare svolgimento del traffico”. Parte, dunque, la caccia al dispositivo da neve, insieme a una valanga di critiche per eccessivo allarmismo.
“Una follia”, tuonano i consiglieri comunali Ncd Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore, che i una nota si mettono nei panni dei pescaresi pronti a dover sborsare centinaia di euro e affermano: “Dopo aver chiesto ai cittadini di pagare il massimo possibile di imposte locali, una nuova mazzata dall’amministrazione comunale per le famiglie, specie quelle monoreddito, per i pensionati e per chi non naviga nell’oro e deve stringere la cinghia ogni mese”.
Testa, Pastore e Cremonese sottolineano che “a Pescara, in città, la neve rappresenta un evento straordinario”, e bollano l’ordinanza come “immotivata in una città di mare e con un clima mite come Pescara”, e suggeriscono che “sarebbe stato possibile calibrare il provvedimento a seconda delle zone della città, considerato che ci sono aree del territorio più a rischio e aree assolutamente non a rischio, in caso di neve. Sarebbe stato possibile”, proseguono nella nota gli alfaniani, “ad esempio, imporre la circolazione con pneumatici ad hoc sono nelle zone collinari,vitando di colpire indiscriminatamente le tasche dei cittadini senza pensare che ci sono famiglie e attività davvero in difficoltà e che hanno ben altre emergenze di cui occuparsi, e non certo gli pneumatici per la neve che non c’è”.