“Riprendono domani gli abbattimenti degli alberi nel rione Pineta di Pescara ma la città e i residenti non ne sanno nulla”.
L’accusa all’amministrazione comunale parte dall’associazione Pescara Mi Piace: “Il provvedimento è nascosto in ordinanza pubblicata in sordina come ‘divieto di transito, sosta e fermata in via Paolo De Cecco per lavori di manutenzione straordinaria pavimentazione stradale’”, afferma Armando Foschi, “ ma basta arrivare alla seconda pagina per scoprire l’inganno: da martedì primo agosto e sino all’11 agosto vietato transitare e parcheggiare nel tratto compreso tra via Braga e via Patini, per consentire l’abbattimento degli alberi”.
“Si tratta di un atto vergognoso”, commenta ancora Foschi, “perpetrato di nuovo dalla giunta Alessandrini e dall’assessore Di Pietro senza aver né lo scrupolo né avvertire il dovere di avvisare i cittadini e quelle Associazioni che mesi fa, rimediando anche delle ingiuste denunce, avevano avuto ampie rassicurazioni circa il loro coinvolgimento in tali circostanze. Tutto falso. Domani cercheremo di fermare, ancora una volta, ruspe e gru per evitare che Pescara perda il proprio patrimonio per le scelte scellerate e ingiustificate dell’amministrazione comunale”.
Replica con una nota Emilio Longhi, consigliere comunale Pd: “L’Associazione Pescara Mi Piace avrebbe potuto partecipare all’incontro pubblico di presentazione dei lavori, tenuto all’Aurum il 22 dicembre 2016, cui parteciparono molti residenti della Pineta. L’associazione non era neanche coinvolta nei sopralluoghi che le associazioni ambientaliste (quelle vere) hanno svolto quasi un anno fa, insieme all’agronomo interpellato dal Comune proprio per verificare lo stato degli alberi, il dottor Farina e all’allora Assessore ai Lavori Pubblici Del Vecchio”.
“Insomma”, conclude Longhi, “non si capisce proprio su cosa polemizzi questa volta Foschi, che dovrebbe ricordare il progetto di riqualificazione, lo stesso di quando lui era consigliere comunale, fatto salvo qualche necessario miglioramento. Progetto che però la vecchia Amministrazione non riuscì colpevolmente a portare a termine, poiché dirottò i soldi su altre opere, non riconoscendo come prioritario un intervento già allora non più rinviabile e molto atteso dai residenti, ormai impossibilitati a passeggiare su marciapiedi completamente dissestati”.