Pescara. Approvato dalla Giunta il Piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS), elaborato dal Settore Mobilità e Sviluppo del Territorio del Comune.
Oggi la prima presentazione in presenza del sindaco, Marco Alessandrini, dell’assessore alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci, del dirigente del Settore Giuliano Rossi, del mobility Manager dell’Ente Piergiorgio Pardi, del consulente dell’amministrazione, Roberto Mascarucci, i tecnici comunali di competenza.
“Siamo il primo Comune d’Abruzzo a dotarsi di un piano strategico volto a soddisfare la domanda di mobilità delle persone e delle imprese in ambito urbano e peri-urbano, allo scopo di migliorare la qualità della vita”, illustra l’assessore Civitarese Matteucci. “Pescara è fra le 28 città italiane ad aver intrapreso questo cammino il cui primo atto di condivisione sarà il Consiglio Comunale aperto, per illustrarne le linee e i contenuti”.
“Il documento approvato in Giunta comunale costituisce il riferimento strategico di attuazione del Piano che vedrà la sua piena elaborazione con un’ampia fase di consultazione pubblica e di confronto, a cui si darà ampio risalto, sia con incontri pubblici che attraverso un sito dedicato (http://versopescara2027.comune.pescara.it) che si concluderà con l’approvazione ultima da parte del Consiglio comunale. Abbiamo avviato un percorso che si concluderà in 20 mesi, durante i quali il piano sarà ampiamente condiviso con la comunità, i portatori d’interesse e i primi fruitori”.
“Il piano punta a sei principali obiettivi”, afferma Marascucci. “Aumentare gli spostamenti urbani effettuati in bici; aumentare la velocità commerciale media del trasporto pubblico oggi troppo bassa e scoraggiante per i fruitori; estendere la rete di piste ciclabili sul territorio urbano; tenere sotto controllo i valori delle polveri sottili; implementare l’estensione complessiva delle Zone a traffico limitato; ridurre l’incidentalità sul territorio”.
“Ad oggi a Pescara entra un traffico di circa 117.000 auto. L’obiettivo del piano è quello di portare al 50 per cento tale mobilità che oggi è notevolmente superiore, implementando al 15% l’utilizzo delle due ruote (che ad oggi rappresentano il 2 per cento) e al 35 per cento l’utilizzo del trasporto pubblico locale (che ad oggi si attesta sul 16 per cento)”.
“Obiettivi che il PUMS punta a raggiungere nel medio e lungo, ma in parte anche subito attraverso le azioni già in corso che vedono già il potenziamento delle reti ciclabili, la sostenibilità del trasporto pubblico e l’intermodalità fra mezzi di trasporto, come sta accadendo con la possibilità di trasportare biciclette sui treni. E’ un lavoro utile per la vivibilità e necessario perché con l’adozione di tale strumento sarà possibile anche accedere a risorse europee importanti per ripensare la mobilità delle città alla luce delle esigenze nuove della mobilità territoriale di area vasta”.