Pescara. L’asilo nido comunale ‘Il Bruco’ non verrà privatizzato: la struttura resterà del Comune, mentre il personale sarà esternalizzato. Questa la controversa risposta che gli assessori Antonelli e Cerolini danno all’interrogazione avanzata la scorsa settimana dal consigliere Sel Giovanni Di Iacovo.
In sostanza, il Comune continuerà ad essere proprietario della struttura di via Rigopiani, continuando ad esercitare l’azione di sorveglianza e vigilanza, mentre a gestirla sarà personale non più dipendente del Comune stesso, ma esterno. Questa mattina in conferenza stampa, l’assessore al Personale, Marcello Antonelli, e l’assessore ai Nidi d’infanzia, Guido Cerolini Forlini, hanno spiegato che “l’esternalizzazione del personale è necessaria per far fronte all’ondata di pensionamenti di educatrici d’infanzia e operatori addetti al servizio nidi, pensionamenti che non riusciremo a compensare con nuove assunzioni per i blocchi normativi imposti dalla Finanziaria”.
Una conseguenza dei tagli trasversali governativi, che potrebbe tramutarsi in un “un progetto-pilota che potremo anche estendere in futuro, imitando quanto già oggi accade in molte altre città italiane come Bologna o Modena”. Norme legislative e legge Finanziaria hanno recentemente determinato l’impossibilità per gli enti locali di coprire il turn over del personale solo entro il 20%, “ossia ogni 5 persone che vanno in pensione possiamo riassumerne una, e tale condizione ci porta ad avere già da oggi un problema di fabbisogno di personale, dunque non possiamo assumere nuovi dipendenti per vincoli legislativi”, riferiscono Cerolini e Antonelli.
Un progetto pilota, quello scelto dall’amministrazione comunale, che prevede dal prossimo anno scolastico l’utilizzo di personale non più alle dirette dipendenze del Comune, ma di operatori esterni riuniti in associazioie o cooperative, da individuare tramite un apposito bando che verrà pubblicato a giorni, con una gara a base di 245mila euro. “Abbiamo deciso di sperimentare il progetto-pilota nell’asilo di via Rigopiano perché la struttura si trova in una zona densa di nidi d’infanzia visto che a brevissima distanza ce ne sono altri due, ossia ‘L’Aquilone’ in via del Santuario e ‘Raggio di Sole’ in via Colle Marino dove eventualmente i genitori possono oggi scegliere di spostare i propri bambini. Ai genitori dei bimbi iscritti, inoltre, è stata già inviata una lettera informarli del cambio di gestione”, precisa l’assessore Cerolini. Il Comune continuerà a raccogliere le domande di ammissione dei bambini, a riscuotere le rette che resteranno, invariate, a curare la manutenzione dei fabbricati e a fornire le derrate alimentari. “Il personale comunale attualmente operante all’interno de Il Bruco non verrà disperso: educatrici, cuoche e operatori andranno a coprire carenze e pensionamenti negli altri nidi della città, ossia continueranno a svolgere il proprio lavoro”, rassicurano, infine, gli assessori.
Daniele Galli