Pescara, sale la preoccupazione per la petrolizzazione del mare

trivellamarePescara. Trivelle pronte: si fa sempre più concreta l’ipotesi di petrolizzazione nelle acque antistanti Pescara, Montesilvano e Francavilla. Sale la preoccupazione di Rifondazione comunista che, con i propri consiglieri, ha già presentato interrogazioni urgenti ai sindaci Mascia e Cordoma. Il “nemico” si chiama Petroceltic.

Maurizio Acerbo, consigliere pescarese di Rifondazione Comunista, si sta facendo paladino della battaglia contro la petrolizzazione del nostro mare, in uno strano silenzio da parte di associazioni e forze politiche che in altri casi simili, vedi Ortona, molto rumore hanno già fatto; insieme a lui Cristian Odoardi, consigliere al Comune di Montesilvano. Cityrumors, già martedì scorso aveva dato le prime anticipazioni sul progetto di trivellazione, ma oggi, con l’interrogazione depositata all’indirizzo del primo cittadino, Acerbo stila i dettagli della vicenda legata alla ditta irlandese Petroceltic.

“In data 28 Febbraio 2011 il Ministero dell’Ambiente ha concesso alla Petroceltic l’esito positivo per proseguimento alla VIA per “esplorare” il mare davanti a Pescara, Francavilla, Montesilvano. La Petroceltic può quindi iniziare il suo iter presso il Ministero dell’Ambiente con la finalità di trivellare il mare davanti la nostra città.  L’iter è sempre lo stesso. Iniziano con l’air gun, e con gli spari di aria compressa, poi con il pozzo esplorativo, e poi con il pozzo permanente per i prossimi 20 o 30 anni. La concessione è di 496,80 chilometri quadrati e dista all’incirca 12 km dalla costa. Le prime carte per questa nuova istanza furono presentate al ministero circa un anno fa, in data 9 Marzo 2010 e poi pubblicate sul Bollettino Ufficiale della ricerca degli Idrocarburi e della Geotermia – il BUIG – in data 12 Marzo 2010. Successivamente in data 9 novembre 2010 è stata presentata la richiesta di riperimetrazione pubblicata sul BUIG del 31 dicembre 2010. Il 16 febbraio 2011 è stata comunicata la presentazione della VIA, il 23 febbraio è stata esaminata l’istanza da parte del CIRM  e il 28 febbraio 2011 il Ministero dell’Ambiente ha comunicato l’esito positivo verifiche procedibilità istanza di VIA. Tra la documentazione si dice che ‘l’istanza interferisce con area sensibile per 0,52 chilometri quadrati’, ma non si spiega quale sia questa area sensibile”.

Da quest’ultimo dubbio, partono le domande di Acerbo: “L’amministrazione comunale era a conoscenza di tale istanza e in tal caso come mai non abbia informato precedentemente il Consiglio Comunale? Intende attivarsi e in quali forme al fine di tutelare le peculiari caratteristiche turistiche della nostra città intervenendo presso le autorità competenti per verificare la veridicità ed i potenziali rischi connessi a queste attività?  È  a conoscenza o ha acquisito o intende acquisire la perimetrazione di tali attività e informazioni che consentano di comprendere quale sia l’area sensibile di 0,52 kmq interessata”. In ultimo, la domanda più scottante, che potrebbe aprire un nuovo capitolo di polemica locale: “infine chiedo se sia intenzione di questa amministrazione promuovere una ferma opposizione a un progetto che certamente non giova all’immagine turistica del nostro litorale e che costituisce un potenziale pericolo per l’ecosistema marino”, conclude Acerbo.

Daniele Galli


Gestione cookie