Montesilvano. Progetto approvato, finanziamenti assegnati ma la casa di accoglienza “Il Sorriso di Emma” a Montesilvano non viene realizzata per alcuni ostacoli burocratici. L’iter del progetto parte con le delibere della Giunta Regionale n. 695 del 9/08/2004, e n. 711 del 10/08/2002 recanti “Criteri e modalità per l’erogazione dei contributi previsti dall’art. 81 della Legge 23/12/2000 n. 328”, che hanno approvato la graduatoria per la realizzazione di strutture destinate all’accoglienza di soggetti con handicap grave privi dell’assistenza familiare (Dopodinoi) di cui alla Legge n. 162/98.
Il finanziamento è stato assegnato alla Fondazione “F. Falini” di Montesilvano con la concessione di un contributo in conto capitale di € 670.720,59 quale quota parte dell’80% dell’importo complessivo dell’opera pari a € 838.400,00, destinati alla costruzione di una “Casa per degenza e riabilitazione dei soggetti portatori di handicap gravi” di cui alla Legge n. 162/98.
La Fondazione “Fulvio Falini” ha stipulato un accordo con il Comune di Montesilvano e con l’Azienda Sociale (ex “D. Ferrigno”), per le procedure e le modalità di appalto ed esecuzione dell’opera, delegando all’Ente strumentale (L’Azienda Sociale appunto) il ruolo di stazione appaltante.
Il progetto esecutivo è stato da tempo approvato con deliberazione del C.d.A. n. 43 del 19/01/2006, poi anche dal consiglio comunale di Montesilvano con delibera n. 11 del 27/01/2006. Il problema è che
l’erogazione del finanziamento però resta da 4 anni e tutt’ora congelata dalla Regione, a causa di alcuni adempimenti burocratici che non sarebbero stati a tutt’oggi regolarizzati. Così non è mai stato consentito la stipula del contratto d’appalto con l’impresa aggiudicataria della gara, già espletata in data 4/07/2006 con lì aggiudicazione provvisoria dei lavori ad un raggruppamento temporaneo di imprese.
Pur se ripetutamente sollecitati, sia l’azienda sociale che l’amministrazione comunale non avrebbero ancora accolto le richieste di definizione dell’iter da più parti pervenute (famiglie con componenti disabili, le imprese aggiudicatarie, i tecnici incaricati, vari amministratori locali e medici di famiglia)provocando diversi disagi alla futura realizzazione dell’opera. In primis la perdita del finanziamento da parte della Regione, perché l’Ente erogatore del finanziamento non attenderà in eterno la trasmissione di quanto richiesto da tre anni e soprattutto poterebbe esistere un rischio di regolare impedimento delle opere, visto che i prezzi di appalto risalgono a diversi anni or sono, e che certamente oggi dovranno essere rivisti. Il consiglio comunale ha recentemente approvato il Bilancio, sul quale non risulta il finanziamento della “quota parte” del Comune, obbligatoria per la regolare concessione della quota regionale. A questo punto la casa di accoglienza “Il Sorriso di Emma”, dopo progetti approvati e finanziamenti erogati, non verrebbe realizzata per una serie di inadempienze che avrebbe creato sia danni economici (deprezzamento dell’opera, costo di ulteriori progettazioni che si renderanno necessarie) che morali e sociali per le figlie con disabili gravi a Montesilvano che da 4 anni attendono la realizzazione dell’opera. Ma non si esclude che i problemi potrebbero diventare anche legali, infatti, a breve le imprese potrebbero facilmente chiedere la risoluzione dell’aggiudicazione e citare per danni l’amministrazione.