Cepagatti. Chiesta ufficialmente dal sindaco, Sirena Rapattoni, la sospensione delle procedure, avviate dalla Regione, sull’installazione delle vasche di contenimento per le esondazioni del fiume Pescara.
La sospensione dell’iter, come specificato dal sindaco, è stata chiesta “per valutare eventuali criticità e gli effetti della procedura espropriativa”.
Infatti, gli interventi d’installazione delle vasche laminate di contenimento si andranno a snodare anche territorio di Cepagatti, anche su terreni privati. Come già rilevato dai consiglieri di ‘Insieme per Cepagatti’ e dal capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, “non è possibile che un comune ‘virtuoso’, che ha vigilato in maniera rigorosa per impedire la cementificazione dei propri argini, al contrario di altri Comuni come Spoltore, oggi debba pagare sulla propria pelle i danni causati da altri”.
In sostanza, le vasche di contenimento servono per permettere al fiume Pescara di esondare senza pericolo in occasione delle piene; l’installazione di queste ‘vasche’, che nell’aspetto assomigliano a delle barriere laminate, si rende necessaria perché molti Comuni (ad eccezione di Cepagatti e Rosciano) che si snodano lungo l’asta fluviale, col passare degli anni, hanno cementificato e costruito sulle aree naturali di esondazione del fiume Pescara, che oggi non ha più i propri argini ‘naturali’.
“La sollecitazione è stata subito raccolta dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Mario Mazzocca, che si è fatto promotore di un tavolo tecnico-istituzionale al quale parteciperanno i rappresentanti dei quattro territori interessati dal progetto”, ha comunicato il sindaco Rapattoni, che nei giorni scorsi ha convocato un incontro in Municipio al quale sono stati invitati, oltre ai primi cittadini di Rosciano, Chieti e Manoppello, anche i tecnici della Regione, le organizzazioni di categoria e i proprietari dei terreni.
“Il progetto dell’opera, che è stata sottoposta a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), è stato depositato dalla Regione nelle Segreterie dei Comuni il 28 gennaio scorso per la consultazione da parte dei cittadini e le eventuali osservazioni”, ha proseguito il sindaco.
“Ci siamo premurati subito di emanare un avviso pubblico, di informare tutti i proprietari con una lettera e di convocarli insieme alle organizzazioni agricole per recepire eventuali richieste. Nel corso dell’incontro il rappresentante della Coldiretti Abruzzo, Bruno Palozzo, a nome di tutti gli interessati ha evidenziato in una relazione alcune criticità riguardanti, in particolar modo, l’impatto che l’opera avrà sul territorio, l’onerosità rispetto ai benefici per la collettività e gli eventuali effetti sulle produzioni agricole”.
“Per valutare questi aspetti, insieme al sindaco di Rosciano, Alberto Secamiglio, ho chiesto alla Regione la sospensione delle procedure. Il tavolo tecnico-istituzionale servirà a raggiungere un’intesa che permetterà di tener conto delle esigenze dei cittadini, dei proprietari e delle amministrazioni comunali”.
L’intervento di sistemazione idraulica lungo il fiume Pescara prevede la realizzazione di tre casse di espansione composte, a loro volta, da cinque bacini di laminazione, che consentiranno di ridurre la portata durante le piene del fiume tramite lo stoccaggio temporaneo delle acque in aree adiacenti, separate dal fiume stesso.
Per la realizzazione dell’opera sono stati stanziati dal Governo fondi per 54 milioni e 800mila euro.