Pescara. Continua a far discutere la nomina della giornalista Laura Di Pietro, ufficio stampa della Provincia di Pescara, come assessore nella Giunta comunale di Marco Alessandrini.
Già nella maggioranza, ancor prima nel Pd in forza al sindaco, le varie correnti interne si sono lamentate per i metodi scelti per il primo rimpasto dell’amministrazione di centrosinistra. I consiglieri comunali Pagnanelli e Perfetto tra i più determinati a farsi sentire dissidenti, scatenando più di una crepa nel partito sempre più ostaggi dei Blasiolisti, fedeli al presidente del Consiglio comunale, e i Castriconiani, vicini al deputato pescarese.
A rimarcare il senso di caso nel centrosinistra anche il Partito Socialista Italiano, che giovedì scorso ha visto riunirsi il direttivo regionale, con il segretario regionale Massimo Carugno, il segretario provinciale di Pescara Nicola Simone, l’onorevole Giorgio D’Ambrosio, il capogruppo socialista al Comune di Pescara Riccardo Padovano, e numerosi dirigenti locali e regionali.
La nomina della Di Pietro è stato, nemmeno a dirlo, l’argomento caldo: “Si è discusso sia sui criteri di scelta del nuovo membro della giunta, sia sui metodi a dir poco ‘arbitrari’ utilizzati dal sindaco, senza ascoltare preventivamente i pareri dei vari componenti della maggioranza”, riporta una nota del direttivo socialista, che “esprime dunque profondo rammarico per questa decisione a senso unico e auspica fortemente che tali episodi non abbiano a ripetersi, poiché minano pericolosamente gli equilibri di questa amministrazione comunale”.