Pescara. Consiglio comunale notturno per Pescara. La si è tirata lunga ieri pomeriggio; giunta, maggioranza ed opposizione hanno fatto le ore piccole per portare a compimento il tanto agoniato Piano Casa. Il voto positivo del Consiglio comunale, è arrivato a tarda notte, dopo nove ore e mezzo di dibattito, dando il via libera all’adozione e applicazione ufficiale di un progetto assai atteso, forse un po’ più dagli imprenditori che dai cittadini. 18 i voti a favore, 1 voto contrario e 3 astenuti, sui 26 presenti in aula.
“Finalmente anche Pescara ha il suo Piano Casa, uno strumento urbanistico che rappresenterà un ulteriore volano per la ripresa dell’edilizia sul territorio cittadino. Tre gli elementi fondamentali introdotti attraverso il documento: la riduzione dei contributi di costruzione del 50 per cento sull’abitazione principale, la possibilità di intervento sulle aree agricole e il bonus volumetrico del 20 per cento per le opere realizzate sulla fascia litoranea dei 50 metri”. Lo ha affermato soddisfatto, l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli.
Un Piano Casa questo che dovrebbe puntare a rilanciare quell’edilizia da mesi baciata dalla crisi, concedendo delle premialità di cubature su immobili già esistenti e su immobili che si intendono demolire e ricostruire con norme urbanistiche chiare.
Da oggi è ufficialmente possibile l’ampliamento del 20 per cento per gli immobili già esistenti, anche nelle aree sottoposte a tutela paesaggistica e nelle aree comprese nella fascia litoranea di 50 metri misurata a partire dal ciglio della strada; confermata invece l’esclusione per le superfici ricadenti all’interno del perimetro del Piano Demaniale comunale, o vincolate dall’articolo 65 delle norme tecniche d’attuazione e ricadenti all’interno delle zone A e B del redigendo Piano di Rischio Aeroportuale.
Anche i condomini, come già presentato nella bozza del Piano, potranno avvalersi del Piano Casa purchè venga presentato un progetto unitario, approvato all’unanimità dall’assemblea condominiale.
Tre le modifiche riuscite a strappare dalla minoranza ed inserite ieri nella versione originale del Piano Casa: ridotti del 50% i contributi di costruzione, per gli interventi sulle abitazioni principali; prevista inoltre la possibilità di effettuare interventi con l’utilizzo dei benefici del Piano Casa sulle aree agricole, opportunità però concessa solo agli imprenditori agricoli che utilizzano l’abitazione per la conduzione del fondo; mentre sulla zona riviera, saranno consentiti solo interventi di aumenti volumetrici del 20 per cento come stabilito dall’articolo 4, sempre nel rispetto dei 50 metri dal ciglio del marciapiede. Sulle demolizioni e ricostruzioni di edifici realizzati prima del 31 marzo 2009 la premialità sarà invece del 35% per i fabbricati adeguati agli standard energetici con classe A; il bonus scenderà invece al 30% per la classe B. Grazie all’operato congiunto dei consiglieri Del Vecchio, Sulpizio, Blasioli ed Acerbo sono stati aggiunti al progetto tali emendamenti volti a migliorare la bozza di Piano Casa presentata da Antonelli, a detta dell’opposizione. “La trattativa lunga e difficile, è stata condotta per produrre il meglio per la collettività”, dichiara lo stesso Del Vecchio.
Il Consiglio comunale si è concluso con una discussione sulla revoca della delibera che limita l’armamento della polizia municipale alle sole ore notturne. Il PD ha interpretato la discussione dell’ulteriore provvedimento come “una scorrettezza del sindaco, che mirava a chiudere in bellezza la serata”. Anche qui maggioranza ed opposizione, come di norma, non si sono trovate concordi tanto da rinviare la delibera al prossimo consiglio.
Monica Coletti