Sulmona Unita chiede il rinvio delle elezioni dopo la morte di Di Benedetto

elezioniSulmona. Rinviare le elezioni. È quanto auspica la coalizione Sulmona Unita all’indomani della morte del candidato sindaco per il Psi Fulvio Di Bendetto.

Secondo i partiti in questione, infatti, proseguire nel processo elettorale dopo quanto accaduto sarebbe “una grava violazione dei principi costituzionali che regolano la vita politica ed elettorale del nostro paese”.

La causa, nell’opinione di Sulmona Unita, sarebbe da rintracciare proprio nella morte di Di Benedetto, che ha determinato la mancanza di un candidato e che, per questo, “falsa le elezioni ed altera le ragioni elementari e democratiche della competizione politica ed elettorale, condizionando oltremodo un reale e partecipato rilancio della città”.

Fortunatamente c’è chi, secondo la coalizione, mostra ancora onestà e lealtà politica. “La determinazione manifestata dai candidati Sindaci  Gianluca De Paulis ed Enea Di Ianni – si legge in merito in una nota – di adoperarsi con fattivi atti e comportamenti per il rinvio o la sospensione delle elezioni e la ricostituzione della pluralità delle candidature è un gesto di lealtà ed onestà politica che raccoglie tutto il nostro apprezzamento. E’ auspicabile analogo atteggiamento da parte di tutti gli altri Candidati Sindaci che si risolva in una apposita istanza da tutti sottoscritta da inviare al Prefetto e al Ministro dell’Interno”.

 

Anche il deputato abruzzese Giulio Sottanelli (Scelta Civica) ha presentato ieri pomeriggio un’interrogazione urgente a risposta orale al Ministero dell’Interno per chiedere il rinvio delle elezioni amministrative di Sulmona. Sottanelli lancia quindi un appello agli altri sei candidati sindaco: “ritirate le vostre candidature e fate così un gesto nobile e di rispetto verso le istituzioni e la volontà popolare per il bene di Sulmona in modo da azzerare la competizione elettorale e andare subito a nuove elezioni: io mi impegnerò a chiedere al Ministero un decreto che estenda anche per i Comuni sopra i 15mila abitanti la possibilità di rinvio delle elezioni a seguito del decesso di uno dei candidati, possibilità finora prevista solo per i comuni sotto la soglia dei 15mila abitanti”.

Nell’interrogazione si sottolinea infatti il fatto che mentre nei comuni inferiori ai 15mila abitanti è previsto il rinvio delle elezioni “in caso di decesso di un candidato alla carica di sindaco, intervenuto dopo la presentazione delle candidature e prima del giorno fissato per le elezioni” con “l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale”, c’è invece un vuoto normativo per quanto riguarda la stessa circostanza nei comuni sopra i 15mila abitanti, come appunto nel caso di Sulmona.

“E’ palese” si legge nell’interrogazione “il vuoto normativo presente nella legge vigente, che non dispone nulla in merito al decesso  di un candidato alla carica di sindaco nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti”. L’interrogazione chiede al Ministero dell’Interno “quali iniziative intenda adottare urgentemente al fine di garantire il corretto svolgimento delle elezioni comunali di Sulmona” in caso di mancato rinvio anche in considerazione dei “probabili ricorsi da parte dei soggetti interessati”.

Secondo Sottanelli il mancato rinvio delle elezioni ed il mancato rinnovo della presentazione delle candidature violerebbe infatti  il diritto di elettorato attivo (in quanto gli elettori verrebbero privati di una delle possibilità di scelta non solo nell’elezione del sindaco ma anche in quella dei consiglieri), il principio di ragionevolezza (perché la mancata sospensione è incoerente sia con il nuovo sistema di elezione diretta del sindaco, sia in particolare con il previsto scioglimento del consiglio comunale in caso di decesso del sindaco già eletto) e anche con il diritto di elettorato passivo e parimenti del principio di eguaglianza (perché i candidati consiglieri comunali, appartenenti alla lista collegata al candidato sindaco deceduto, subiscono senza colpa un pregiudizio consistente nella perdita di efficacia della loro candidatura, pregiudizio che li svantaggia rispetto agli altri candidati).

 

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