L’Aquila. “Il capoluogo della Regione Abruzzo deve rimanere L’Aquila, a maggior ragione adesso, perché è una città in difficoltà, che ha bisogno, al contrario, del sostegno di tutta la regione e di tutta la nazione”.
Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, oggi all’Aquila per un evento, rispondendo alle domande dei cronisti sul possibile spostamento del titolo di capoluogo a Pescara, chiesto da esponenti di centrodestra e centrosinistra in un ordine del giorno del Consiglio comunale pescarese, in caso di fusione con Montesilvano e Spoltore nel Comune di Nuova Pescara.
“Facciamo un appello alla Corte Europea dei diritti dell’uomo perché la sentenza possa arrivare il prima possibile, Silvio Berlusconi ha tutto il diritto di presentarsi alle prossime elezioni, e lo speriamo perché è un valore aggiunto, però credo che gli italiani debbano andare a votare”. E’ il pensiero del presidente di Fratelli d’Italia che però ha ribadito un secco ‘no’ al governo ‘inciucio’ PD+FI.
Critiche anche alla politica economica in atto: “In questi anni abbiamo avuto sicuramente una politica economica completamente sbagliata. Io continuo – ha aggiunto la Meloni – a essere dell’idea che una nazione può superare i vincoli di bilancio e produrre maggiore deficit – ha precisato – solo se investe in infrastrutture, ovvero tu puoi spendere i soldi dei tuoi figli se rimane qualcosa ai tuoi figli, non puoi spendere i soldi dei tuoi figli per dare le marchette e vincere le elezioni. Noi oggi paghiamo anche nel rapporto con la Bce e con l’Unione Europea una politica ridicola che Renzi, soprattutto Renzi e i governi di sinistra hanno fatto in questi anni e che il centrodestra al governo cambierà completamente”.
Sulla possibile candidatura del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, il leader di Fratelli d’Italia lancia un appello agli alleati: “Credo che la coalizione debba fare un ragionamento complessivo. L’errore che non dobbiamo fare è andare divisi o ognuno che fa una propria scelta con un egoismo di partito senza aver valutato la proposta degli altri. Lo abbiamo fatto proprio nel Lazio alcune volte, a Roma. Invece penso che il modello giusto debba essere quello che ci ha visto vincenti in Sicilia – ha precisato – cercare la persona giusta attorno alla quale si possa produrre una compattezza”.
Meloni ha anche raccolto l’appello del ministro Minniti contro gli impresentabili e ha lanciato il ‘partito dei sindaci’, partendo proprio dall’aquilano, Pierluigi Biondi.