Tasse L’Aquila, niente proroga nel maxi emendamento: aquilani chiamati alla mobilitazione

terremoto_casaL’Aquila. Dalle indiscrezioni di oggi sul maxiemendamento si apprende che, ancora una volta, non è stato previsto nulla per risolvere il problema delle tasse dei terremotati aquilani. Nessuna proroga per l’avvio della restituzione, nessun intervento sulla percentuale da versare.

Ad annunciarlo è l’onorevole del Pd, Giovanni Lolli, che invita i cittadini aquilani a mobilitarsi per la difesa dei loro diritti.

“E’ ormai chiaro a tutti” commenta Lolli “che le promesse e le rassicurazioni del Commissario Gianni Chiodi e di molti esponenti della maggioranza di Governo servivano solo a fermare le proteste dei cittadini che sono state, sino ad ora, l’unico strumento per ottenere le poche vittorie di questi anni. Da oggi tutti i cittadini aquilani daranno vita ad una mobilitazione unitaria, che non deve vedere alcun atteggiamento di parte perché gli obiettivi da raggiungere riguardano i diritti e la dignità di ogni cittadino”.

E questa mattina il Consiglio Provinciale della UGL si è riunito per discutere proprio la questione relativa alle tasse. Il Consiglio Provinciale ha valutato l’estrema gravità che si sta creando a L’Aquila e negli altri comuni del cratere interessati alla restituzione delle tasse sospese a causa del sisma. “La drammaticità del momento” si legge nella nota “resa ancor più grave dalla confusione di un Governo che per vari motivi appare incapace di offrire qualsiasi certezza, impone a tutti l’adozione di forme di protesta e di mobilitazione forti e compatte”. 

Nel condividere l’appello lanciato dal Comune dell’Aquila e dalle altre forze sindacali ed imprenditoriali del territorio, l’Ugl propone dunque di organizzare una giornata di sciopero generale con relativa manifestazione di protesta.

“Lo sciopero” spiega la sigla sindacale “garantirebbe una partecipazione totale della cittadinanza consentendo la presenza anche di coloro che, altrimenti, sarebbero impossibilitati ad intervenire alla manifestazione perché impegnati sui posti di lavoro. Facciamoci sentire!”.

Sulla questione interviene anche il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci. “In barba alle promesse di Chiodi, dei ministri e dei consiglieri regionali di maggioranza, L’Aquila e gli aquilani sono lontanissimi dai pensieri del governo e della destra italiana e ora rischiano un salasso sulle tredicesime con la restituzione delle tasse, piegando ancora di più l’economia cittadina. Tutti coloro che hanno rassicurato in questi mesi dovrebbero chiedere scusa per non aver fatto il proprio dovere di rappresentare gli aquilani ma di essersi fatti portavoce e complici di un governo inaffidabile. Chiodi ora vada davanti agli aquilani a spiegare cosa è avvenuto e alzi la voce nei confronti del suo governo, se ne ha il coraggio e se ha a cuore davvero la sopravvivenza economica di questo territorio. Noi come Partito democratico, unici ad essere vigili fin dalla prima ora, ci mobilitiamo ad ogni livello affinché agli aquilani venga riconosciuto il diritto di ricostruire la propria città con regole certe, trasparenza, onestà e con gli stessi diritti di altri cittadini italiani colpiti dai terremoti”.

La “chiamata alle armi” arriva anche dal Comune aquilano. Il sindaco Massimo Cialente ha convocato, infatti, per domani pomeriggio alle ore 16 una riunione a cui sono state invitate le Associazioni di Categoria, le Organizzazioni Sindacali e la Camera di Commercio al fine di organizzare la necessaria mobilitazione per protestare contro la decisione del Governo di non prorogare la restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 6 aprile del 2009. La mobilitazione verrà organizzata per coinvolgere tutta la città.

“La battaglia decisa per il rinvio delle tasse” ha dichiarato Cialente “è necessaria per la sopravvivenza stessa dell’economia della città. È oggettivamente impensabile che il cratere, nel quale nulla è stato fatto per avviare la ricostruzione fisica e socioeconomica, possa reggere all’impatto, che sarebbe poi un secondo terremoto. La mobilitazione di tutte le coscienze della città è la battaglia per il futuro dell’Aquila”.

“Promesse, promesse e solo promesse da parte di Chiodi” ha aggiunto l’assessore Stefania Pezzopane. “Promesse che avevano l’unico obiettivo di disinnescare la necessaria e giusta mobilitazione degli aquilani. Con le categorie produttive, le organizzazioni sindacali, ma anche con i parlamentari, i consiglieri regionali e le amministrazioni dei Comuni del Cratere, sarà organizzata nelle prossime ore una mobilitazione, affinché dalle promesse mancate si passi ai fatti concreti. Nessuno ha dimenticato che c’era stato assicurato un trattamento ‘migliore’ di quello avuto dai cittadini di Umbria, Marche e Molise”.

 

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