Navelli. “Esprimo solidarietà e rispetto per le emergenze, in particolare per la tragedia di Rigopiano, ma mi permetto di segnalare che nell’Aquilano ho contezza diretta di numerosi comuni da quattro giorni isolati per la neve, senza energia elettrica e con i viveri che ormai scarseggiano”.
E’ lo sfogo del sindaco di Navelli, Paolo Federico, che ritiene insufficiente l’intervento delle istituzioni in merito all’emergenza neve e terremoto facendo la lista “ufficiale” dei comuni e quindi delle centinaia di cittadini in gravi difficoltà”.
Si tratta di Calascio, Rocca Calascio, Collepietro, San Benedetto in Perillis, Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia, in particolare la frazione di Garrufo.
“La situazione è drammatica. Noi sindaci ci sentiamo abbandonati a noi stessi – prosegue -, è vero che abbiamo la responsabilità della Protezione civile ma è anche vero che siamo sindaci di campagna senza soldi, mezzi e da tempo in spending review. Pensate che a San Benedetto in Perillis solo oggi sta arrivando il gruppo elettrogeno”.
Federico si lamenta delle “non risposte della centrale operativa della Protezione civile regionale: “Quando chiamiamo ci dicono con naturalezza ‘stiamo provvedendo’, oggi hanno riferito che l’Enel dovrebbe riuscire a ripristinare 20mila utenze – accusa ancora il primo cittadino -. Si va avanti con i numeri non in relazione alle esigenze dei cittadini in ginocchio”.
Federico sottolinea che “in generale a colpire è l’approssimazione con cui si parla con i cittadini che così si sentono disorientati”. “Mi permetto di suggerire, vista la emergenza, di utilizzare turbine dell’Anas e Strada Parchi – conclude – anche sul territorio in ginocchio”.