L’Aquila. “Decine di famiglie stanno vivendo dei disagi gravissimi a causa dei mancati provvedimenti della commissione speciale, che dovrebbe esaminare le loro richieste”. E’ quanto dichiara l’assessore all’Assistenza alla popolazione del Comune dell’Aquila, Fabio Pelini, che segnala delle problematiche riconducibili a questo organismo, che ha il compito di valutare le istanze delle persone che ancora vivono l’emergenza dovuta al sisma di due anni fa e che chiedono cambi di alloggi o di aree del progetto Case o Map o comunque determinati riconoscimenti per via di precarie condizioni di salute o sociali.
“La commissione speciale – ha spiegato Pelini – era stata istituita con un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri, quale organo di consulenza prima della Dicomac e poi della Struttura per la gestione dell’emergenza, proprio per fornire delle risposte a questioni gravi. Per un periodo aveva sospeso la sua attività e recentemente è stata ricostituita con quattro componenti, di cui uno designato dalla stessa Sge, uno dall’Asl, uno dalla Prefettura e uno dal Comune”.
Non si tratterebbe quindi, stando a quanto dichiarato dall’assessore, di un organismo che fa parte dell’organigramma della municipalità “e purtroppo” sottolinea Pelini, “a fronte delle numerosissime di richieste di nuclei che hanno componenti disabili, gravemente ammalati o in difficili condizioni sociali (drammi che si aggiungono a quelli generali causati dal terremoto), non prende decisioni. Questo perché, a quanto sembra, se non sono presenti tutti i membri, non vengono assunti provvedimenti”.
L’assessore Pelini si è detto “dispiaciuto di non poter fornire garanzie e risposte dirette ai tantissimi concittadini che si sono rivolti a me per chiedere informazioni sull’attività della commissione speciale, ma, come detto – ha aggiunto – non si tratta di un organismo appartenente al Comune. Poiché però ritengo che tali famiglie, in evidenti difficoltà, debbano avere delle risposte, sollecito i responsabili della Sge a fare in modo che la Commissione speciale tenga riunioni più frequenti e che soprattutto dia seguito in maniera sollecita e concreta alle richieste pervenute”.