Pescara. Una pratica di ricostruzione socio-culturale che porti alla rottura dell’isolamento relazionale e comunicativo tra i territori e le generazioni. Con la proposta ‘Percorsi tra arte e tradizione – T.eL.E. Tradizione e linguaggi espressivi’, l’associazione Arte Suoni Colori di Rosciano realizzerà a partire dal mese di giugno un intervento di prevenzione e sostegno sui residenti di alcuni Comuni del Cratere della Provincia di Pescara e di L’Aquila, attraverso un percorso artistico di carattere edu-ricreativo, interdisciplinare e intergenerazionale.
Torre dei Passeri, Brittoli, Montebello, Popoli, Civitaquana, Fossa, San Demetrio, San Gregorio: questi i Comuni interessati da ‘Percorsi tra arte e tradizione’, il progetto a partecipazione gratuita rivolto a giovani e adulti dai 15 anni in su che si propone di intervenire sul recupero del disagio psico-sociale, favorendo la partecipazione attiva della comunità onde evitare atteggiamenti di passività, chiusura e sfiducia nel futuro. Lavorare nell’ottica del recupero del benessere della comunità permetterà di porre le basi per la creazione di una nuova realtà di impresa sociale, in grado di fornire un modello di risposta alle esigenze occupazionali emerse.
La prima fase del progetto è stata presentata ieri alla stampa presso il Centro servizio del volontariato di Pescara, alla presenza del consigliere provinciale Camillo Sborgia, del direttore del Centro di Pescara Massimo Marcucci, di Fiorella Paone (Cusp e D.S.), della rappresentante della mediateca di Popoli Arianna Cafarelli e del presidente della Pro Loco di Montebello di Bertona Giancarlo Delle Monache, e prenderà il via sabato domani a Brittoli con l’ottava edizione di ‘Vivi il tuo spazio 2011’. Il consueto appuntamento con i laboratori creativi gratuiti, rivolti stavolta non a piccoli fino ai 13 anni bensì a residenti dell’età da 15 anni in su, si svolgerà di sabato pomeriggio nei Comuni del Pescarese inclusi nel Cratere come Brittoli, Montebello di Bertona, Torre de’ Passeri e Popoli.
Stefania Silvidii e Fiorella Paone cureranno dalle 16:00, in piazza Domenico Pugliese a Brittoli, il laboratorio di lettura espressiva e di fiber art ‘Parole da ascoltare, tessere, scolpire e stampare’ alla riscoperta del mito: un percorso in cui verranno intessute le ‘tele di Penelope’, seguendo i fili che intrecciano il destino di Penelope a quello di chi sa resistere con forza e dignità, senza fuggire e senza piegarsi alla violenza.
Gli altri laboratori si svolgeranno a Montebello di Bertona l’11 giugno in piazza Vittorio Emanuele con “Note colorate”: musicoterapia e pittura a cura di Rogerio Celestino e Sara Tatoni; il 18 giugno presso il parco provinciale di Torre de’ Passeri con il laboratorio di teatro “Il gioco dei destini incrociati”, a cura dell’associazione Deposito dei segni Onlus; e il 25 giugno in piazza della Libertà a Popoli, con il laboratorio di pittura “Liberamente”, a cura di Stefania Silvidii.
I laboratori proseguiranno a settembre nei Comuni aquilani di Fossa, San Demetrio e San Gregorio.
Verranno realizzati 10 workshop (3 di pittura, scultura e arti plastiche; 1 di musica, 2 di cinema, 2 di lettura espressiva, 1 di teatro, 1 laboratorio video-inchiesta), socioterapeuticamente orientati, atti a sensibilizzare il territorio sull’uso dei linguaggi espressivi come strumenti da utilizzare nei percorsi di intervento sociale. Il progetto prevede di coinvolgere in modo diretto circa 300 partecipanti residenti nei Comuni coinvolti: dai 15 ai 30 anni come fruitori, e dai 65 anni in su come protagonisti attivi dell’animazione culturale, di nuovo padroni del ruolo di “guide” della collettività.
“Nel territorio del Cratere è possibile affermare che l’Abruzzo è ancora lontano dall’uscire dalla crisi”, ha spiegato Stefania Silvidii, presidente Asc, “le nuove realtà socioeconomiche non hanno avuto la capacità di affermarsi in maniera stabile per difficoltà dovute alla frammentazione del tessuto economico-sociale e alla mancanza di investimenti nella formazione e nell’innovazione. Quello che ci interessa indagare e tematizzare attraverso i laboratori espressivi è la dimensione collettiva che caratterizza il processo creativo. L’elemento innovativo di questo percorso è l’utilizzo di tecnologie multimediali per la riscoperta e la condivisione del patrimonio folkloristico locale, favorendo un contesto di coesione sociale tramite un approccio intergenerazionale e il riappropriarsi della memoria individuale, collettiva e culturale”.
Daniele Galli