L’Aquila. ‘All’indomani della grande Adunata ospitata dalla nostra città, ci sentiamo in dovere di rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, nei diversi ruoli, hanno dato il loro contributo per la perfetta riuscita della manifestazione’, lo affermano in una nota il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il Consigliere delegato all’organizzazione dell’Adunata, Giuliano Di Nicola.
‘Un primo ringraziamento va a tutte le aquilane e gli aquilani che hanno accolto con calore ed affetto gli alpini, fraternizzando con loro e ringraziandoli con sconfinata riconoscenza per l’aiuto ricevuto nel momento del bisogno.
Un pubblico riconoscimento va alla generosità di quelle famiglie che hanno ospitato le penne nere, disinteressatamente. L’Aquila e gli aquilani hanno vinto la loro sfida!
Un sentito ringraziamento va anche all’ANA ed al COA per la fiducia incondizionata che ci hanno accordato, da noi ricambiata con sincera amicizia e profonda stima; a Sua Eccellenza il Prefetto della Città dell’Aquila e al Questore; alle Forze dell’Ordine; ai medici e al personale della ASL e a tutti i volontari.
Infine, rivolgiamo i nostri sentimenti di profonda gratitudine a tutta la macchina comunale che, nei diversi settori e nei diversi ruoli, ha reso possibile la perfetta riuscita della manifestazione’, tengono a ribadire gli amministratori locali.
‘Senza voler far torto a nessuno e scusandoci per qualche involontaria dimenticanza, rivolgiamo la nostra riconoscenza a tutti i settori, sia quelli che sono stati in prima linea ( Polizia Municipale, Protezione Civile Comunale, Dirigenti e Funzionari del SUAP, delle Opere Pubbliche e della Ricostruzione, ai preziosi e bravissimi operai del Comune, alle aziende ex municipalizzate ASM, AMA, AFM ) ma anche a tutti gli altri settori che non hanno mai smesso di lavorare, nell’interesse dei cittadini.
Quando si fa squadra, quando si crede nelle stesso obiettivo e si va avanti uniti, i risultati sono visibili oltre che lusinghieri.
Il successo conseguito deve spingere la politica, ma soprattutto i cittadini a valorizzare il lavoro fatto. La Città ha dimostrato di essere pronta per i grandi eventi. Cerchiamo, uniti, di restituirle il ruolo che le compete’, concludono Cialente e Di Nicola.
Pietrucci: ‘Ritrovato fortissimo senso di unità’
“Di tutto quanto si è detto e scritto sull’Adunata degli Alpini all’Aquila, voglio cogliere uno degli aspetti secondo me più rilevanti: la nostra città è stata guardata, ascoltata, toccata con mano da quasi 400.000 persone. Uomini e donne hanno capito qual è lo stato reale dell’arte, cosa è successo, quanto è stato fatto e hanno potuto constatare dal vivo l’enorme mole di lavoro che ancora ci aspetta”.
Così in una nota il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci.
“La loro presenza è stata dunque un ‘correttivo politico’ che agirà da oggi sulla coscienza nazionale, ed è quello di cui la nostra città, i Comuni del Cratere e i cittadini avevano bisogno, insieme a un rinnovato e ritrovato fortissimo senso di unità.
Ringrazio gli Alpini e l’A.N.A, Carlo Frutti, il COA e in particolar modo il sindaco Cialente – prosegue l’esponente politico – che hanno voluto fermamente questa Adunata, e tutti coloro che, come me, hanno da subito sposato e sostenuto questa idea.
Oggi, quindi, un plauso e un ringraziamento dobbiamo rivolgerlo almeno per una volta, anche e soprattutto a noi stessi, nessuno escluso; agli aquilani e ai cittadini di tutti i Comuni che hanno ospitato gli alpini per questo evento indimenticabile e che in chiusura, hanno tributato al vice presidente della Regione Giovanni Lolli, ai sindaci presenti e a me, un caldissimo, festoso e sostenuto abbraccio.
Mi dispiace soltanto che il nostro presidente del Consiglio Renzi, assente, abbia perso l’occasione per capire chi sono gli aquilani e gli abruzzesi, non partecipando a quella che dopo il Primo Maggio a San Giovanni a Roma e il Gran Premio di Monza è la più grande espressione di presenza collettiva.
La scia di entusiasmo collettivo non si e’ ancora spenta, e questo e’ il momento, secondo me, per prendere l’impegno e raccogliere una sfida ancora piu’ alta: fra 11 anni, la 99esima Adunata deve tornare a L’Aquila ricostruita. A noi sta raggiungere l’obiettivo di presentare – per quella data – all’Italia, una citta’ e Comuni nuovi, che hanno saputo ricominciare, che hanno fatto tesoro dei propri errori e che hanno saputo ritrovare la fermezza e la motivazione per andare avanti, smettendo di piangere, con condivisione e coerenza”, commenta infine Pietruci.