Sulmona. Un appello alla Regione Abruzzo affinchè prevalgano ragione e buon senso e l’invito ad individuare un percorso condiviso con il territorio e le istituzioni locali per salvare il punto nascita di Sulmona.
Lo rivolge la senatrice Stefania Pezzopane, in vista dell’incontro previsto per domani mattina all’Aquila.
“La situazione sta degenerando pericolosamente – dichiara la senatrice – Uno scontro non giova a nessuno, non ha alcun senso. Non è mai accaduto che si prendano decisioni dall’alto, senza consultarsi con il territorio, soprattutto se si tratta di scelte di vitale importanza, che riguardano la salute e la sicurezza dei cittadini.
Se la politica è stata in grado di trovare uno sbocco positivo per il TAR di Pescara, come per i Tribunali di Sulmona, Avezzano, Vasto e Lanciano, non si comprende perchè non si possa giungere ad una soluzione di compromesso anche per il punto nascita di Sulmona.
D’altronde anche il Ministro Lorenzin, – prosegue – a proposito dei tagli alla sanità, ha ribadito in un’intervista che “non ci saranno più tagli lineari, basta a manovre spezzatino e basta a regole uguali per tutte le regioni.
In Toscana, l’accordo con il Ministero della Sanità, è stato trovato. Rimarranno aperti 4 punti nascita sotto i 500 parti l’anno, sparsi lungo tutto il territorio regionale. Si tratta di Barga (460 parti l’anno), Piombino (313), Bibbiena (295) e Portoferraio (211).
Se si considera che Sulmona è il punto di riferimento non di una sola città, ma di due comprensori, valle Peligna e Alto Sangro, dopo la chiusura di Castel di Sangro, – sostiene sempre la Pezzopane – si capisce quale danno si farebbe al territorio.
Rinnovo l’invito alla Regione a bloccare il decreto, che determina la chiusura del punto di nascita e di attivare un tavolo tecnico, in cui siedano Regione, ASL e istituzioni locali per individuare un percorso condiviso che punti al potenziamento del punto nascita di Sulmona.
Bisogna avviare delle politiche attive per incrementare il numero dei parti e far modo che questi avvengano in totale sicurezza, per riportare le donne della Valle Peligna a scegliere il punto nascita di Sulmona.
E’ un percorso che va fatto coinvolgendo i sindaci del territorio – conclude la senatrice del Pd – Estrometterli dal confronto sarebbe un grave errore, che porterebbe avere delle conseguenze irreparabili”.