L’Aquila. “Il Governo è disponibile su tutto, i fondi stanziati dal governo di centrosinistra ci sono, vanno risolte questioni normative, ora far seguire alle parole i fatti“: lo ha detto il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli – che ha assunto la delega alla ricostruzione post sisma dopo Giovanni Legnini – prima di entrare in riunione con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il vice Giovanni Lolli e il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente per affrontare le questioni della governance.
“Sono venuta qui per affrontare le questioni tecniche che ancora sono aperte, per dare avvio anche ad una fase di perfezionamento di quelli che sono i meccanismi legati alla ricostruzione anche per accelerare il più possibile l’utilizzo delle risorse che i due governi del partito Democratico hanno stanziato con dedizione e affetto per queste terra proprio per accelerare e garantire il meglio per la ricostruzione”, ha affermato l’onorevole Paola De Micheli, appena arrivata in Municipio all’Aquila per prendere contatto con i vertici della governance della ricostruzione.
“Quindi la prima parola è disponibilità totale – ha aggiunto – e questo lo vedrete strada facendo perchè le parole se non sono seguite dai fatti sono inutili e quindi ci concentreremo soprattutto tanto, tanto, sui fatti. Faremo di tutto per recuperare il tempo perso nel passaggio delle consegne, ci sono anche delle posizioni da coprire negli ambiti tecnici legati alla ricostruzione, abbiamo già alcune idee, le voglio confrontare con le istituzioni locali in particolar modo con il sindaco Cialente con i sindaci del cratere, insieme a loro contiamo di fare un buon lavoro e di essere a disposizione degli aquilani il più possibile.
Io ovviamente per questioni di territorio – ha detto sempre il sottosegretario – seguo anche la vicenda Emiliana-Romagnola, proprio ieri ho incontrato il presidente, il mio presidente Stefano Bonaccini. Ci sono qui delle cose che stanno funzionando che possono essere anche utili per aiutare la ricostruzione in Emilia Romagna, sono due terremoti un po’ differenti e quindi bisogna salvaguardare nella modalità da affrontare per la ricostruzione queste differenze perchè sono anche territori differenti.
A maggior ragione da parte mia e dal mio staff c’è una sensibilità straordinaria, faremo di tutto per non deludervi. Sono venuta all’Aquila una settimana dopo il terremoto del 6 aprile del 2009, ero assessore al Bilancio, ero alla caserma della Guardia di Finanza perchè insieme all’Anci, un gruppo di comuni aveva dato la disponibilità a sostenere l’emergenza all’epoca, e dall’Emilia Romagna, in particolare da Piacenza che è la mia città, arrivò una grande delegazione di volontari quindi ero con loro”.
D’Alfonso: ‘De Micheli è interlocutrice valida’
A margine dell’incontro, in merito al primo contatto con il sottosegretario De Micheli, il presidente D’Alfonso ha parlato “di impatto utile e molto concreto nel contenuto e nel metodo. Ci si vedrà una volta alla settimana a livello tecnico e una volta al mese a livello politico per fare in modo che tutta l’agenda che fa capo alla ricostruzione venga soddisfatta per una progressione dei tempi e degli interventi“.
Non a caso in apertura della riunione con il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e il presidente Luciano D’Alfonso, il sottosegretario De Micheli era stato esplicito affermando di “essere venuta all’Aquila per dare il massimo della disponibilità totale personale e politica del Governo a proseguire il lavoro cominciato dal mio predecessore”. L’obiettivo, ha detto il sottosegretario De Micheli, “è dare accelerazione al processo di utilizzo delle risorse e perfezionare i meccanismi legati alla ricostruzione”.
E tra questi meccanismi da migliorare, ha evidenziato il presidente D’Alfonso, “c’è la necessità di dare agibilità al bilancio comunale dell’Aquila per quanto riguarda il patto di stabilità con la disponibilità del ministero dell’Economia ad una norma ad hoc in grado trovare la via d’uscita; così come abbiamo trovato lo strumento per risolvere il problema dell’approvvigionamento delle risorse umane e del personale, oltre che il passaggio della risorse per L’Aquila dalla competenza alla cassa”.
Su questi aspetti, “l’esperienza, la capacità e la conoscenza della vita parlamentare del sottosegretario ci hanno garantito una immediatezza di disponibilità su tutte le questioni che sono state sollevate da Cialente e Lolli. Ed infine – ha concludo D’Alfonso – abbiamo avuto contezza dal sottosegretario De Micheli che nascerà una norma organica che rimetta ordine nella vita della ricostruzione in modo da evitare che ogni volta risulti la prima volta”.
Cialente e Di Stefano: ‘Lentezza ricostruzione per colpa della burocrazia’
“Sono mesi che lanciamo continui allarmi sulla situazione della ricostruzione, sulla governance che subisce cambiamenti con lentezza esasperante, sulla carenza del personale necessario ad alimentare l’enorme lavoro da svolgere sulle pratiche”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano all’indomani della denuncia pubblica dell’Ance che parlava di “stallo amministrativo”.
“Il concorso Ripam – proseguono Cialente e Di Stefano – ha aggiunto 128 unità lavorative al Comune; troppo poche, dicemmo subito, per affrontare la sfida che avevamo davanti. Si pensò di ricorrere ad Abuzzo Engeneering per integrare gli scarni organici del Comune e della Provincia, come ci adoperammo per mantenere in forze anche i lavoratori assunti come co.co.co, oramai giunti a scadenza contrattuale. Ma immancabilmente, sul finire di ogni anno, ci si trova di fronte alle immancabili scadenze, con le immancabili battaglie in Parlamento per far inserire fondi e strappare proroghe.
Della storia di questi anni che implacabilmente si ripete, il presidente dell’Ance Frattale ne è perfettamente a conoscenza. Si guardi ad esempio alla situazione nella quale versa l’assessorato alla ricostruzione: delle 120 unità in dotazione, ben 61 sono di Abruzzo Engineering (convenzione scaduta a fine 2014) mentre 14 sono le precarie (contratti in scadenza alla fine del mese corrente). I fondi per la prosecuzione delle loro attività sono inseriti nella legge di stabilità – rilevano sindaco e assessore – ma per essere fruibili bisogna aspettare il Cipe.
La delibera deve essere proposta dal titolare della struttura di Missione, ma il decreto di nomina del dottor Marchesi non gode ancora del visto della Corte dei Conti; persino il titolare della Struttura di Missione non ha ancora potere di firma. Sembra di essere protagonisti di un perfido gioco dell’oca quando è solo la storia della burocrazia italiana che impantana la ricostruzione dell’Aquila. La vacanza del direttore regionale del Mibact, altro Ufficio strategico nel processo di ricostruzione – proseguono – ha generato la paralisi degli affidamenti lavori e drammatici ritardi nei pagamenti delle spettanze alle ditte.
Per colmare un altro vuoto celebre creatosi all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ci siamo assunti la responsabilità della nomina ad interim del nostro Segretario Generale, come, per ovviare alla mancanza del dirigente della ricostruzione, abbiamo affidato l’interim del ruolo alla Dirigente delle Opere Pubbliche. Tanto ai nostri dirigenti quanto al personale precario, stiamo chiedendo di fare l’impossibile. Adesso – concludono Cialente e Di Stefano – confidiamo nel fatto che la neo incaricata sottosegretaria con delega alla Ricostruzione, Paola De Micheli, comprenda la situazione drammatica che viviamo e si adoperi nella riduzione della burocrazia, riprendendo anche il percorso della nuova legge, ormai ferma dalle dimissioni dell’allora sottosegretario Legnini”.