Chieti. Sulla richiesta di Consiglio straordinario avente ad oggetto il deposito teatino della Tua interviene il Consigliere di Forza Italia, Emiliano Vitale esprime contrarietà per la richiesta e in particolare le motivazioni di convocare un consiglio comunale straordinario sul deposito della TUA, in quanto il 28 ottobre, stesso giorno della pubblicazione dell’avviso, che scadrà il a metà novembre, è stata depositata la richiesta di convocazione di consiglio straordinario.
Verificato che i sottoscrittori sono anche consiglieri di maggioranza, tipo Fratelli d’Italia, sarebbe stato opportuno che avessero prima letto l’avviso che recita così: “AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA RICERCA IN LOCAZIONE E/O ALIENAZIONE DI UN IMMOBILE DA ADIBIRE A PIAZZALE DI SOSTA E MANOVRA AUTOBUS NEL TERRITORIO COMUNALE DI CHIETI” forse avrebbero potuto intuire che il deposito la volontà è quella di far rimanere il deposito TUA a Chieti. Ritengo che sull’argomento sia assolutamente lecito chiedere una discussione in Consiglio comunale – spiega Vitale – ma non con queste “modalità” ma non possiamo correre il rischio fare passare che un consiglio comunale che sembri tuteli un solo privato, il quale potrà e credo lo stia facendo, esporre le sue legittime controdeduzioni nelle sedi opportune o che, estrema ratio, ha comunque la facoltà di rispondere allo stesso avviso.E’ necessario evitare di alimentare le polemiche sull’argomento ed alzare un inutile,quanto inopportuno polverone, perché se fosse successo, tempo addietro , con la regione del PD e di D’ Alfonso, fa la TUA non ci sarebbe stata questa volontà di rimanere su Chieti.Vedi uffici direzionali Arpa, patrimonio completamente pubblico e storicamente di Chieti e quando ad alzare gli scudi furono il solo sottoscritto a livello locale e l’attuale assessore regionale Mauro Febbo , gli altri, anche gli stessi firmatari di tale richiesta, tacquero mestamente. Quindi qualunque privato ritiene di avere un deposito con tutte le caratteristiche – conclude Vitale – richieste risponda tranquillamente al bando e in questa fase sarebbe utile essere più cauti invitando a non creare “confusione” o a far indurre un opinione sbagliata alla cittadinanza e che potrebbe essere una delle cause che potrebbe mandare deserto l’avviso”.