L’Aquila. La Regione Abruzzo, fin dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal Presidente Marco Marsilio, ha mostrato particolare sensibilità per creare le condizioni infrastrutturali per ospitare eventi capaci di favorire l’attrattività turistica sul territorio.
Così è stato per il Giro d’Italia, per cui la Regione ha stanziato finanziamenti per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade interessate. Così è stato per numerosi altri eventi: per tutti l’amministrazione regionale ha contribuito a rendere possibili le manifestazioni mediante l’efficientamento dei siti destinati ad accogliere gli eventi. Si ritiene necessario precisare che, con lo stesso spirito e con il medesimo intendimento, si è inteso procedere con la deliberazione di giunta distinta al n. 345 in data 18.06.2019, finalizzata a consentire, come più volte richiesto dal Comune di Vasto, esclusivamente la pulizia e la bonifica del c.d. “Fosso Marino”, sito posto in prossimità dell’area individuata per ospitare lo spettacolo “Jova beach party”, con l’obiettivo di rendere accessibile in sicurezza un’area che sarà investita dalla presenza di decine di migliaia di persone, contribuendo a quota parte delle spese che l’amministrazione comunale si è impegnata a sostenere. Non sono previste spese per il finanziamento dello spettacolo, che rimane un’iniziativa privata. L’intervento, peraltro, conserverà la sua efficacia anche successivamente e a prescindere dall’evento le cui dimensioni costituiscono solo la ragione dell’urgenza e della priorità con cui si è inteso provvedere.
“Uno spreco pubblico il finanziamento al concerto di Jovanotti. A noi la musica piace. E piace anche Jovanotti, ma scoprire che la Regione Abruzzo spende attraverso un contributo di ben 80mila euro soldi dei cittadini per finanziare un evento privato a pagamento (Jova beach party) previsto per il prossimo 17 agosto a Vasto Marina, proprio non sta bene. Il concerto gioverà sicuramente al territorio, ma il contribuito della Regione è semplicemente uno spreco pubblico”. Lo scrive su Facebook il Senatore Primo Di Nicola (M5S).
“La legge vieta la distruzione di vegetazione o, peggio, l’eventuale tombatura di corsi d’acqua per il loro ruolo ecologico e di depurazione naturale nonché per gli ovvi rischi idrogeologici; è incredibile spendere tanti soldi pubblici perché qualcuno ci ha piazzato sopra un concerto da 40.000 persone” così la SOA sugli 80.000 euro di fondi regionali per il turismo che sono stati destinati all’evento Jova Beach Party.
La Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, appena venuta a conoscenza dell’intenzione del Comune di intervenire su Fosso Marino a Vasto e dopo aver letto diversi atti relativi alla vicenda, ha scritto già ieri mattina a Regione Abruzzo, Comune di Vasto, Prefettura, Capitaneria di Porto e Carabinieri-Forestali ricordando che diverse leggi tutelano l’habitat di riproduzione di anfibi e uccelli nonché la vegetazione ripariale dei corsi d’acqua rivieraschi che svolge una funzione ecologica utilissima per la depurazione naturale delle acque, così importante anche per la balneazione.
Abbiamo inoltre consultato, tramite il sito del Comune, la relazione tecnica relativa alla sicurezza del concerto Jova Beach Party previsto a Vasto il cui palco, strumentazioni e area spettatori, incredibilmente, sono state localizzate in parte proprio sull’area del Fosso in questione, che, ovviamente dovrebbe venir ricoperto, almeno stando a quanto ci pare indicato sommariamente sulle piantine inserite nella relazione (una è qui allegata in estratto con l’area di fosso Marino evidenziata).
A tal proposito, riservandoci ogni altro intervento, anche presso la Corte dei Conti, in relazione alle ingenti risorse pubbliche, 80.000 euro, dei fondi FSC destinati al turismo, che sarebbero impegnate secondo la delibera di Giunta Regionale 345/2019 e alla nota del Comune di Vasto in cui si descrivono obblighi per il Comune (come quello del pagamento dell’energia elettrica, delle transenne ecc. e, appunto, della sistemazione del fosso suddetto; facciamo notare che, nella Delibera regionale, non si specifica il contributo a quale intervento sia effettivamente finalizzato, se, ad esempio, a pagare l’energia elettrica del concerto oppure appunto al fosso) che stridono con il carattere privato dell’evento (con biglietti il cui costo è ben oltre i 50 euro) e con il fatto che su una specie simbolo dell’intera regione come l’Orso bruno marsicano la regione per un intero anno spende meno della metà, segnaliamo che:
1)nell’area sono presenti in fase riproduttiva specie protette dalla Legge Regionale 50/1993 (in particolare anfibi di varie specie) che, all’art.3 comma 1 lettera b,, vieta “b)ogni attività o modificazione che può provocare l’eccessivo disturbo, la distruzione o il deterioramento degli ambienti di vita, di riproduzione o di frequentazione;”;
2)sono presenti nidi di diverse specie di uccelli come Cannaiola e Usignolo di Fiume in piena riproduzione, tutelati dalla Legge 157/1992 e da varie convenzioni internazionali. La distruzione intenzionale di nidi è reato, per unanime giurisprudenza;
3)l’art.26 del Piano Regionale Tutela delle Acque, che allego, promuove la conservazione della vegetazione ripariale (che, tra l’altro, svolge importanti funzioni di fitodepurazione) e fa espresso divieto di copertura dei corsi d’acqua se non in caso di problemi di pubblica incolumità (che non appaiono citati nella relazione sulla sicurezza di cui sopra) e, comunque, in caso di copertura, con opere che tengano conto di un tempo di ritorno delle piene di 500 anni.
Rispetto a quest’ultimo punto, sarebbe ovviamente fuori da ogni qualsiasi logica tecnica ed erariale, essendo queste norme vigenti da tempo e, quindi, note a funzionari, amministratori e tecnici, scegliere consapevolmente un’area evidentemente ritenuta a rischio per ospitare 40.000 persone e poi pretendere di intervenire con fondi pubblici per risolvere il “problema” insorto per evidente negligenza nella localizzazione di un evento che può tranquillamente andare in un luogo sicuro come uno stadio.
Per quanto riguarda la cosiddetta “pulizia” o “bonifica” i fondi dovrebbero essere spesi per cercare e sanzionare eventuali scarichi illegali.
Si chiede, pertanto, di evitare qualsiasi iniziativa che potrebbe andare in evidente contrasto con le norme sopra citate e con il regolare utilizzo di risorse pubbliche.
Ovviamente approfondiremo gli altri aspetti collegati a questo intervento (ad esempio, i noti fatti relativi al completo livellamento di un’area di nidificazione del Fratino e al trasferimento delle giostre verso l’area del SIC con ovvie ripercussioni dal punto di vista dell’inquinamento acustico) riservandoci ogni altra iniziativa utile per la tutela dei luoghi in oggetto e per il corretto uso delle risorse pubbliche.
“Le motivazioni utilizzate dalla Giunta Regionale per giustificare la spesa di 80mila euro per il concerto di Jovanotti a Vasto Marina mettono in mostra un livello di imbarazzo visibile a chiunque. Provano a mistificare la realtà nonostante su una delibera di Giunta del 18 giugno scorso, consultabile da chiunque sul sito della Regione, ci sia scritto nero su bianco che con 80mila euro viene finanziato il “Jova Beach Party”, un evento peraltro privato e non gratuito, dal momento che è previsto un biglietto di ingresso. Un atteggiamento che suona come una presa in giro per tutti i cittadini”.
È questo il commento del Consigliere Regionale M5S Pietro Smargiassi, che prosegue: “Non vogliamo criticare l’evento. Il concerto di Jovanotti farà bene alla città, a tutto il suo tessuto economico e porterà migliaia di persone a Vasto. Ma non può passare sotto silenzio il comportamento inaccettabile del centro destra che tira in ballo la bonifica del Fosso Marino. Gli abruzzesi hanno il diritto di sapere che i fondi presi dal capitolo a cui si fa riferimento, possono essere investiti esclusivamente in iniziative ed eventi culturali per l’offerta turistica, non in opere di bonifica. Quindi le cose sono due: o non conoscono le regole per fare buona amministrazione, e in tal caso dovrebbero avere la sensibilità di andare a casa, o stanno dicendo una bugia”.
“Quello che emerge – prosegue – dalla versione resa nota alla stampa dagli uffici della Regione, è una gestione dei fondi totalmente casuale, senza seguire nessun tipo di visione. Visto che possiamo permetterci di spendere 80mila euro per una singola serata e un singolo evento a Vasto Marina, immagino che i soldi a disposizione siano un’enormità. La presenza di due consiglieri di maggioranza di Vasto nella Giunta Regionale mi spingeva a credere che le priorità del nostro territorio fossero note. Purtroppo i fatti dicono che non è così, allora ne approfitto per ricordarne qualcuna. Ad esempio i tratti di costa devastati dall’erosione, la fognatura di acque bianche con i tubi che escono direttamente sulla battigia, la bonifica del Fosso Marino con i fondi a essa realmente dedicati, un sistema serio di videosorveglianza che garantisca sicurezza in una zona meravigliosa della città, il Viadotto San Nicola fermo a quattro mesi fa quando facemmo una segnalazione all’ANAS, un parcheggio costato milioni di euro e adesso chiuso e in stato di totale abbandono, la pavimentazione lungo la passeggiata del lungomare che deve essere riqualificata”.
“Potrei andare ancora avanti parlando delle attività culturali. Ricordo a tutta la maggioranza che Vasto è una città dalla storia millenaria. Invito pertanto la Giunta, oltre a finanziare con 80mila euro un concerto, a intervenire con urgenza su attività che riguardano le Terme Romane, il museo della città, la pulizia delle facciate esterne del castello che rappresenta la nostra cartolina per i turisti di tutto il mondo”.
“Temo invece – conclude Smargiassi – che niente di tutto ciò sarà mai portato a termine. Il centro destra sta dimostrando di avere ben altre priorità, ma non possono permettersi di prendere in giro i cittadini impancando scuse smentite dai fatti. Il MoVimento 5 Stelle non glielo permetterà mai, se lo mettano bene in testa fin da adesso che la legislatura è appena iniziata. Di fronte a provvedimenti così siamo pronti alle barricate in difesa degli abruzzesi e degli abitanti di Vasto”.