Pescara. “Le promesse non sono state mantenute, la politica abruzzese ancora una volta ha dimostrato la sua inconsistenza nei palazzi romani. I Trabocchi, simbolo di tutto l’Abruzzo e patrimonio della nostra regione, vengono abbandonati e rischiano, con l’approvazione del Ddl Concorrenza, di perdere la loro natura, il ruolo storico, sociale e turistico che li contraddistinguono e li rendono una peculiarità del nostro territorio”. Lo afferma, a proposito dell’approvazione del Ddl Concorrenza in Senato, il deputato abruzzese Andrea Colletti (Alternativa), che sul tema aveva già proposto una deroga specifica alla Direttiva Bolkestein e richiesto un incontro ai ministri competenti.
“Con l’approvazione del Ddl Concorrenza – evidenzia il parlamentare – i trabocchi potrebbero diventare, a seguito delle gare, proprietà di società o privati che nulla avrebbero a che fare con tali manufatti, con la loro storia e la loro funzione culturale e turistica. In altre parole, si rischia di assistere alla vendita della nostra identità, di un nostro simbolo, nonché di una importante risorsa turistica. L’emendamento presentato in Senato dalla mia componente, nel quale si prevedeva lo stralcio dei trabocchi dalle procedure di gara, è stato bocciato, visto l’accordo raggiunto tra le forze di maggioranza. Un accordo che però va a discapito di uno dei simboli del nostro territorio”.
“I parlamentati abruzzesi e la Regione – prosegue Colletti – non sono stati in grado far comprendere al Governo come lo stralcio dei trabocchi fosse non la difesa di un privilegio, ma la possibilità concreta di realizzare quanto invece definito dalla Bolkestein, ossia la salvaguardia di alcune specificità territoriali e culturali. Tutti, in primis l’assessore Campitelli a nome della Regione Abruzzo, avevano dichiarato di volersi attivare affinché i trabocchi uscissero dal Ddl Concorrenza. Tutte le forze di maggioranza si erano dette pronte a dare battaglia. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti il risultato di questo impegno, è sotto gli occhi di tutto quanto valga la politica abruzzese: zero”.
“Per i trabocchi trova applicazione il regime derogatorio ammesso nel considerando n. 40 della Direttiva 123/2006, sussistendo motivi imperativi d’interesse generale e di necessità dettati dal regime di tutela, salvaguardia e conservazione della specificità e dell’esiguo numero dei trabocchi esistenti, con il divieto di nuove costruzioni, idoneo a garantire che la realizzazione dell’obiettivo perseguito non vada oltre quanto necessario al raggiungimento dello stesso, rappresentato dalla tutela e valorizzazione della specificità dei manufatti, tipici e caratterizzanti l’identità dei luoghi e dell’ingegno locale, come espressione di antichi valori sociali e culturali, con finalità di conservazione del patrimonio nazionale storico e tradizionale”, ricorda il deputato, che aggiunge: “essi trovano la loro disciplina e regime amministrativo esclusivi nel Codice della Navigazione e nella legislazione nazionale e regionale che li sottopone a tutela e valorizzazione, anche secondo le indicazioni fornite dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 138/2020 che ha ritenuto legittima la L.R. Abruzzo n. 3/2019 e infondate le questioni sollevate dal Governo di allora”.
“Da parte mia la partita è ancora aperta: ripresenteremo l’emendamento alla Camera – annuncia Colletti – Nei prossimi giorni organizzeremo un convegno a Montecitorio con cui cercheremo di far capire al Governo quanto sia importante stralciare i trabocchi abruzzesi dal Ddl Concorrenza. C’è da sottolineare che il Governo sembrava aver acquisito tale consapevolezza, grazie ad una mozione da me presentata alcuni mesi fa, che però non ha avuto seguito. Inoltre – conclude il parlamentare – sosterremo in ogni modo l’iniziativa del Comitato per la Salvaguardia dei Trabocchi Abruzzesi per il riconoscimento quale patrimonio dell’Unesco”.