Pronta una mozione ad hoc
Chieti. La consigliera comunale Silvia Di Pasquale annuncia la presentazione di una mozione, condivisa con tutti i colleghi della componente civica rappresentata dai gruppi “Chi Ama Chieti” (di cui la Di Pasquale è capogruppo) e “Chieti C’è”, la quale verrà discussa nel corso del prossimo consiglio comunale in programma giovedì 10 dicembre, relativa alla costituzione della figura del Garante dei diritti delle persone disabili.
“L’attenzione al sociale ha rappresentato uno dei capisaldi della campagna elettorale che mi ha visto in prima linea al fianco dell’attuale vice sindaco, Paolo De Cesare, con il quale lavoriamo quotidianamente per concretizzare, di concerto con commissioni, assessori e strutture tecniche competenti, il programma di governo di una Città che deve comprendere le esigenze di tutti e rivolgere la giusta attenzione a ciascuno, nessuno escluso” le parole della consigliera Di Pasquale, che continua: “In questo scenario si inserisce la mia richiesta di istituire una figura autonoma e super partes, quella del Garante dei diritti delle persone disabili, la quale possa, all’interno della nostra amministrazione comunale, vigilare, segnalare, intervenire in via sostitutiva e sanzionare i comportamenti causanti la lesione dei diritti, l’emarginazione e l’esclusione sociale dei disabili stessi.
Il Garante monitorerà ripetutamente l’intero processo di gestione dei pubblici servizi che riguardano questa categoria sociale, solleciterà all’occorrenza l’istituzione di tavoli tecnici con la partecipazione di tutti gli enti coinvolti in specifiche problematiche segnalate e da risolvere, interverrà anche nei confronti di soggetti privati cui si rivolgono eventuali reclami da parte di persone con disabilità, sarà promotore di iniziative a carattere informativo e culturale.
Ci tengo a precisare anche che il ruolo del Garante sarà ricoperto in maniera assolutamente gratuita ed è da considerarsi come un’entità di vera e propria mediazione tra il mondo della disabilità e l’amministrazione comunale, la quale potrà in tal senso agire in maniera concreta e risolutiva per eliminare le criticità emergenti, anche attraverso l’istituzione di una struttura ad hoc che abbia a capo un disability manager, figura tecnica e remunerata con cui il Garante avrà un rapporto costante ma ovviamente indipendente.”