Chieti. “L’Assessore alla sanità Nicoletta Verì, in risposta a una mia interpellanza, ha confermato tutti i nostri dubbi in merito alla palese carenza di attenzione, da parte della Asl 02 Lanciano Vasto Chieti, sullo stato di salute dei lavoratori. L’Azienda non è a conoscenza di quali siano i rischi a cui ogni unità di personale va incontro sul posto di lavoro. Questo espone a gravi pericoli i lavoratori, che iniziano una particolare mansione in apparente buono stato di salute, per poi però rischiare di avere danni evidenti col prosieguo dell’attività lavorativa. La carenza e le omissioni su quanto disciplinato dal decreto legislativo 81/08 non sono più tollerabili”.
Ad affermarlo è il Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri, Vice presidente della Commissione Sanità di Regione Abruzzo, a seguito dell’interpellanza esposta nel corso della seduta del Consiglio tenutasi quest’oggi all’Aquila. “Le Aziende – prosegue – risultano fortemente carenti sull’adozione del documento di valutazione del rischio, che a norma di legge è una valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Ciò è necessario per individuare quali operatori debbano essere sottoposti a sorveglianza sanitaria nello svolgimento del proprio compito. Ogni datore di lavoro dovrebbe sapere, per filo e per segno, quali sono i pericoli che si corrono. Soprattutto ho voluto focalizzare la mia attenzione, e quella del Consiglio, sulla fascia di lavoratori dichiarati idonei parzialmente o con prescrizioni. È dovere dell’Azienda dare seguito al giudizio dei medici e comportarsi di conseguenza a tutela della salute del lavoratore, trovando le soluzioni migliori per proteggere il suo buono stato di salute”.
“Assistiamo invece a costanti dislocazioni in reparti o uffici, dove le mansioni per cui il lavoratore è risultato parzialmente idoneo non viene affatto svolta. Questo provoca una migrazione di personale insensata verso aree ben diverse rispetto alle quali un lavoratore viene assunto, inquadrato e pagato. Con un’età media molto alta per gli operatori, chi invece ha la sfortuna di non essere trasferito, rimane sempre più isolato a supplire le assenze, trovandosi costretto a subire inevitabili peggioramenti dello stato di salute, facile preludio all’aumento di infortuni, malattie professionali e possibili riflessi sulla responsabilità di eventuali danni a pazienti”.
“Con la risposta di oggi – conclude – l’Assessore Verì ha messo in mostra la palese violazione di quanto previsto dal decreto legislativo 81/08 da parte della Asl 02. Ciò significa che la tutela dei lavoratori e il loro stato di salute è costantemente a rischio, mentre certi furbetti sono lì ad approfittare di una norma che non viene applicata regolarmente”.