San Giovanni Teatino. In merito al Consiglio Comunale di San Giovanni Teatino, convocato, in sessione straordinaria e in videoconferenza per il giorno 22 gennaio 2021 alle ore 14.30, e avente tra gli argomenti all’ordine del giorno “l’interrogazione del Consigliere Gabriella Federico in merito all’uso improprio della pagina Facebook del Comune di San Giovanni Teatino”, il Consigliere Efrem Martelli tiene a sottolineare e ribadire che appare del tutto paradossale discutere in Consiglio Comunale tale argomento. «Chissà come mai, proprio adesso, sarà materia della seduta se sia vietato o meno commentare un post sui social del Comune, ma questo solo se si esprime disaccordo con l’Amministrazione Marinucci e si propongono azioni concrete per migliorare la vita dei cittadini. Chissà perchè ciò accade proprio in prossimità delle elezioni e non è avvenuto prima, quando per diversi anni si è comunque commentato e fatto proposte sullo stesso account istituzionale senza che l’Amministrazione si sia preoccupata di oscurare o cancellare commenti di tenore diverso», è il commento di Efrem Martelli.
“Utilizzare un canale istituzionale” come la pagina Facebook, in realtà, significa “usare l’account come amministratore”, cosa che non è accaduta, e se il contenuto dei commenti postati fosse lesivo esisterebbero già i mezzi per tutelarsi senza dover inserire all’ordine del giorno tale argomento che distoglie la seduta da più importanti questioni di interesse prioritario dei cittadini, come quelle contenute nel commento contestato sotto il post del Comune del 28 dicembre scorso.
«Solo dopo 110 video prodotti e 3 anni di opposizione ci si preoccupa delle mie dichiarazioni, ma naturalmente il motivo è che tra 3 mesi si torna al voto», commenta ancora Efrem Martelli. «Mi sembra assurdo che, in quanto consigliere comunale, sulla pagina del Comune non si possano rilasciare dichiarazioni di commento ed è inoltre del tutto normale, a mio parere, aver dichiarato – per restare nel caso di specie del post oggetto di discussione – che la prima cosa che farei sono le due rotonde che ho citato, una in zona ex Auchan e una in via Po. Appare chiaro e del tutto evidente che c’è tanta paura, dopo 10 anni di nulla, del fatto che chi ha raccontato ai cittadini cosa accade nella nostra comunità diventi “pericoloso” proprio in prossimità delle elezioni e perciò si prova a tappargli la bocca con interrogazioni comunali, in una sede che non è quella competente per la materia».