‘Rifiuti, vastese senza pace. Regione approva discarica a Furci da 150.000 mc’

Vasto. “Il vastese sui rifiuti non ha pace, l’ufficio rifiuti della Regione Abruzzo guidato dal dirigente Gerardini non tiene conto delle enormi criticità ambientali ormai certificate della Valle del Cena e approva incredibilmente contro il parere delle comunità la discarica di Furci da 150.000 mc di rifiuti non pericolosi provenienti anche da attività industriali” così il Comitato Difesa del Comprensorio Vastese e il Forum H2O commentano la determinazione del dirigente del settore rifiuti della Regione Abruzzo con cui rilascia il provvedimento finale di Autorizzazione Integrata Ambientale alla società Vallecena, proponente il progetto.

Il dirigente Gerardini, che per un certo tempo ha ricoperto il doppio ruolo di Commissario del vicino polo impiantistico per rifiuti del CIVETA con le tre sue discariche, posto a poche centinaia di metri da dove dovrebbe sorgere la nuova discarica, non ha tenuto nella dovuta considerazione le approfondite osservazioni contrarie che negli anni sono state depositate da comuni e associazioni, non ultime quelle relative alle condizioni impiantistiche del Civeta stesso e allo stato di grave sofferenza ambientale complessivo della Valle del torrente Cena, certificato dalla stessa ARTA. Il tutto è paradossalmente riconosciuto oggi, viste le “novità” di quanto accaduto nel CIVETA, anche dallo stesso Comitato VIA della Regione.

I sindaci della comunità si sono sempre schierati contro questa scelta figlia di un procedimento amministrativo a nostro avviso pieno di criticità, come quello di permettere il riavvio del procedimento, deciso sempre da Gerardini nel 2017 dopo un’archiviazione da parte della regione del 2015.

La Valle Cena sembra essere un luogo oggetto di una condanna: quello di dover ospitare ad libitum impianti che costituiscono una forte pressione antropica su un territorio ancora bellissimo seppur fragile e vulnerabile per la presenza di frane e, appunto, tra le altre forme di pressione, del preesistente polo Civeta dove moltissimi problemi ambientali e gestionali sono ancora irrisolti, come ammettono ormai alcune strutture della stessa regione. Invece Gerardini ci sembra rimanere un po’ come l’ultimo dei giapponesi, fermo in posizioni a noi incomprensibili e, a quanto pare, refrattario alle ragioni del territorio.

Il Comune di Furci guidato dal sindaco Angelo Marchione ha sempre condotto in maniera esemplare la lotta contro questa discarica. Auspichiamo ora che i comuni impugnino la determinazione della Regione al Tribunale Amministrativo Regionale.

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