Chieti. “Sembra passato un secolo dalla riforma DEL RIO che di fatto depotenziava le Province sia in ordine alle competenze , ma soprattutto per gli stanziamenti statali spettanti.
Molti però fanno finta di non sapere o sanno e tacciono volutamente ,quelle che sono le reali difficoltà delle Provincie a cui sono rimaste in carico FUNZIONI FONDAMENTALI cosi come definite dal legislatore ed in particolare :
-le competenze di proprietà,manutenzioni ordinarie e straordinarie nonché la vigilanza della vastissima rete stradale provinciale che rappresenta il 60% della rete viaria di collegamento nazionale ,dai territori più sperduti, alla montagna ed al raggiungimento e collegamento di migliaia di paesi e località;
– le competenze di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli edifici scolastici di istruzione superiore, le istituzioni convittuali ed i convitti maschili e femminili abbinati ad istituti professionali quali Agraria e Alberghiero , oltre al vasto patrimonio immobiliare ancora in proprietà;
– competenze in materia ambientale relative allo smaltimento di rifiuti ed acque reflue
– competente urbanistiche di verifica del rispetto del Piano Territoriale di riferimento.
E’ indubbio che il personale provinciale abbia contatto continuo con il pubblico e con i cittadini ed in particolare ,sia quelli che espletano servizi stradali , compresi i tecnici che intervengono con i piani neve, in casi di maltempo e soprattutto dove si verificano frane e smottamenti oltre ai numerosi interventi sull’intero sistema viario che ,ponendo ad esempio la Provincia di Chieti ha una estensione di circa 1.600 chilometri con una rete di collegamento di tutti 104 comuni che compongono il territorio provinciale; si considera inoltre tecnici provinciali con gli operai specializzati e generici che si occupano delle manutenzioni di ogni fattispecie necessarie nelle scuole, dalla sostituzione di una lampadina alla realizzazione di una rete wifi; da una sistemazione di serranda ad una riparazione di servizio igienico dalla rubinetteria ed in pratica , tutti gli impianti tecnologici ,termoidrauli ed elettrici.
Questo sempre, rapportandosi al territorio Provinciale di Chieti per 54 plessi scolastici distribuiti nei distretti di Chieti, Lanciano e Vasto.
In Italia è arrivato il Covid-19 che imperversa su tutti e su tutti ormai da un’anno, mietendo vittime quotidiane ormai prossime alle 100.000 unità e centinaia di migliaia di contagi ; si programma la somministrazione dei vaccini definendo una serie di priorità per i SERVIZI ESSENZIALI per i quali nessuno specifica quelli di competenza provinciale;
l’insegnamento diventa un “servizio essenziale”, quindi l’insegnante propriamente detto e tutto il personale scolastico , dagli applicati di segreteria al personale ATA deve esser giustamente vaccinato.
E allora accadono fatti paradossali : una scuola segnala la rottura di una tubazione nel bagno e chiede l’intervento del servizio manutenzione provinciale; gli operai si recano sul posto ed un docente gli chiede se sono stati vaccinati ,perché farli entrare a scuola diventa un rischio e senza l’autorizzazione del responsabile della sicurezza e prevenzione non può farli accedere.
Gli operai sconsolati e preoccupati non possono intervenire.
Ma possibile che In Italia , cade il governo, rifanno il governo, vengono consultate menti ed esperti di ogni ordine e grado ; vengono nominati commissari straordinari ; si riuniscono cabine di regia Stato, Regioni ; le Regioni creano le task force ed i Direttori Generali della ASL la fanno da padroni sui territori di loro competenza e NESSUNO si preoccupa delle questioni più ovvie ed elementari .
Alla luce dei gravi episodi accaduti in Abruzzo, soprattutto per il personale scolastico, dove sono avvenuti “incontrollati accaparramento” dei vaccini andati ben oltre le previsioni ed i numeri reali degli addetti ,conteggiandone quasi 2000 dosi in più di quelli segnati preventivamente ed addirittura con iscrizione nelle liste dei rappresentanti dei consigli di istituto si rimarca la necessità anche e soprattutto per i prestatori dei servizi fondamentali demandati alle Province
RIMANGO FIDUCIOSO affinchè questa pacifica segnalazione venga presa in seria considerazione da chi amministra sia le Provincie , dal Governatore della Regione Abruzzo e da tutti gli organi competenti in materia e che hanno potere decisionale nel merito”. Lo afferma in una nota Mario Colantonio, tecnico provinciale del Servizio Manutenzione Scolastica- Servizio prevenzione (e capogruppo della Lega Salvini in Consiglio Comunale a Chieti).